Mamme con la partita Iva

Ho letto il libro di Valentina Simeoni:
“Mamme con la partita Iva.”
“Come vivere allegramente la maternità quando tutto è contro!”
Valentina Simeoni ci racconta di madri libere professioniste, ma che poi libere non sono mai davvero. Perché combattono ogni giorno con un mondo che mette il lavoro contro la vita e si ostina a vedere la maternità come un limite. A dirci che può essere invece una risorsa ci pensano loro, tutte le (stra)ordinarie donne protagoniste dell’indagine dell’autrice, a partire dalla sua stessa storia personale…

Il libro Mamme con la partita Iva comincia così:

“Mi chiamo Valentina e sono una di voi: lavoratrice autonoma dal 2012, partita Iva dal 2013, mamma dal 2016.”
Ripetiamolo tutte insieme: si può fare. In fondo basta lavorare la sera tardi, di notte o di mattina presto e in tutti i momenti in cui il bimbo dorme –se dorme.
Diventare una partita Iva, non sempre per scelta. (È capitato anche a me è difficile trovare lavoro quando si è mamma).
La solitudine della libera professione è semplicemente l’altro lato volto della libertà e dell’indipendenza, che di per sé sono senz’altro aspetti positivi di un lavoro con partita Iva.
Ma il confine fra l’autonomia e l’isolamento è sempre molto labile e la mancanza di una rete di confronto e conforto, di riferimenti contrattuali stabili, di sicurezza in termini di entrate economiche a volte incombe in tutta la sua criticità.
Alla domanda: «Lavorando con partita Iva ti senti tutelata a sufficienza in termini di diritti e di previdenza sociale?», tutte le mie intervistate, nessuna esclusa, hanno risposto con un secco: «No!»

Se vuoi acquistare il libro clicca sull’immagine sottostante:

Mamme con la partita Iva La trama:

Valentina è una mamma un po’ particolare: poiché la cosa che le piace di più al mondo è, parole sue, osservare la gente, ha studiato per diventare antropologa. Questo non le ha impedito di fare tutti i mestieri del mondo: l’operaia, la gelataia, la copywriter, la cuoca – e oggi fa l’insegnante di italiano per stranieri. Ma osservare la gente rimane la sua vocazione. E così ha cominciato a raccogliere storie di altre donne che, come lei, stanno affrontando la maternità nella condizione tutta particolare della lavoratrice con partita Iva, perennemente appesa alle scadenze, perennemente in cerca di lavoro, perennemente in lotta per farsi pagare il dovuto. Ne è risultato un libro d’inchiesta drammatico ed eccitante, pieno di storie e di aneddoti, ricco di esperienze positive e negative. Nel quale ogni donna, specie se giovane madre o futura madre o desiderosa di essere madre, può trovare qualcosa di utile o confortante.

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