Il web è nostro un libro per i nativi digitali
Oggi vi presento un nuovo libro: “Il web è nostro”. E’ un libro per ragazzi che spiega qual è il miglior modo di usare il web.
All’inizio pensavo che fosse noioso invece è pieno di immagini, e con alcune storielle, diventa simpatico e divertente.
Parla di: Facebook, Twitter, Youtube, WhatsApp, Snapchat e Snakechat (Snakechat è quello che non conoscevo).
Luca, Lara e Matteo, grandi «smanettoni» ed espertissimi navigatori, inciampano purtroppo in qualche guaio. Ne usciranno più attenti e di sicuro, veramente più esperti.
Una divertente storia con dentro un piccolo manuale o se volete, un piccolo manuale raccontato come una storia, con l’aiuto di fumetti, quiz e laboratori.
Un libro utile per imparare a difendersi da chi in rete vuole darci fastidio, o da chi vuol farci del male, ma anche per capire quando siamo noi a sbagliare.
Senza paura, ma sempre con gli occhi bene aperti!
(Recensione di mio First che ha letto il libro 10 anni).
Come sempre nei libri della Erickson dedicati ai ragazzi, c’è un a parte per noi genitori, mi raccomando non lasciate in balia del web i vostri figli da soli, potrebbe (senza le dovute accortezze) diventare un luogo pericoloso per loro.
Il web è nostro un libro per i nativi digitali la trama:
Oggi i ragazzi (e non solo loro, ovviamente) utilizzano costantemente la tecnologia, sono sempre connessi, con qualsiasi dispositivo, a qualsiasi ora del giorno, pubblicano e condividono qualsiasi cosa. Ma conoscono davvero il web? Lo sanno usare bene? E perché i genitori sono così spaventati da quello che fanno e da chi possono incontrare online i loro figli? Sono questi alcuni degli interrogativi di fondo di questo libro, che si propone come un’agile e divertente guida per aiutare i giovani utenti a navigare, utilizzando al meglio le risorse offerte dal web senza farsi del male.
Attraverso uno stile comunicativo diretto e vivace, “Il web è nostro” accompagna i ragazzi in un percorso di consapevolezza non solo dei pericoli che provengono dai comportamenti degli altri, ma anche dei pericoli che possono provenire dai propri comportamenti, magari messi in atto senza rendersene conto. Perché, talvolta, il problema è proprio quello della mancata comprensione delle conseguenze di quanto si sta facendo (ad esempio pubblicando su YouTube un video che ci sembra divertente).
Il testo fornisce inoltre utili informazioni non solo su quanto è opportuno fare o non fare per muoversi in rete in sicurezza, ma anche su quanto è consentito o vietato dalla legge italiana. Chiudono il testo un capitolo dedicato agli adulti, con suggerimenti pratici per essere dei buoni genitori digitali, e un dizionario tecnologico che dovrebbe aiutare la comunicazione tra adulti più o meno “smanettoni” e figli decisamente più tecnologizzati.
La narrazione si avvale dell’ausilio di una storia che ha per protagonisti tre ragazzi di seconda media (Luca, Lara e Matteo), qualche fumetto e approfondimenti in forma di quiz e laboratori. Un libro utile e piacevole, a misura di “giovane digitale”, da passare anche a mamma e papà.