E’ uscito il libro maam – la maternità è un master che rende più forti uomini e donne!
Ed io che sono convinta che la maternità (maternità intesa come accudimento che quindi intende uomini e donne che possono diventare genitori o meno) in effetti ci regali delle abilità in più l’ho subito acquistato.
Oltre ad essere un libro maan è davvero un corso di managment se volete più info cliccate qui.
Sul sito c’è anche la possibilità di creare il proprio maam_82_diploma con le capacità che si sono acquisite grazie alla maternità.
In un mondo del lavoro sempre più schiacciato sul presente e sulla visione di breve periodo, la maternità viene spesso vissuta dalle aziende come un peso e dalle stesse donne come un tabù, non considerando che essa costituisce un’occasione di crescita straordinaria, che porta con sé nuove energie e abilità essenziali anche per la vita professionale. In un saggio che rivoluziona i nostri paradigmi sul rapporto tra maternità e lavoro, Vitullo e Zezza – fondatori del progetto “Maam, Maternity as a Master” – propongono un percorso di cambiamento in cui le competenze genitoriali diventano la base per costruire pratiche di leadership: dalle capacità relazionali all’ascolto, dalla rapidità di scelta alla gestione delle difficoltà, gli autori indicano come partire proprio dalla maternità per ripensare nel profondo l’organizzazione del lavoro, abbattendo gli ostacoli che oggi limitano la crescita delle persone e formando leader capaci di affrontare le sfide del presente con competenza e creatività.
Libro di Riccarda Zezza e Andrea Vitullo.
L’indice dei contenuti:
Essere manager, e non saperlo
Facendo un passo indietro, anche una vita complicata diventa più semplice
Maestra di sentimenti e di alleanze
La leadership materna è proprio quella che serve oggi
Crescerli perché siano più forti di noi
L’uomo nuovo già esiste: liberiamolo!
Riccarda, la maternità, Andrea, il master. O viceversa?
SEmbra bello e molto intelligente. Prendo nota!
Grazie, dai sempre ottimi consigli, molto originali!
grazie 😀 buona settimana!
Mi è del tutto nuovo.
Si tratta di un punto di vista molto distante dal mio modo di concepire la genitorialità. Quando e se diventerò madre potrei fare grandi rinunce (dalle scarpe al vestito nuovo passando per la ricarica telefonica) ma non sceglierei mai di anteporre qualsiasi tipo di carriera ad un compito che reputo di primario interesse. Detto questo è chiaro che penso che il mondo della politica dovrebbe andare incontro anche alle esigenze di chi è determinata a portare avanti anche la carriera, ma questo non dovrebbe andare a discapito dei miei fratelli o dei tanti giovani che non hanno davanti a loro uno straccio di futuro… le possibilità non dovrebbero camminare di pari passo alle ideologie; paghiamo tutti le tasse da generazioni, non ci sono cittadini di serie A e di serie B.
bello! sembra molto interessante! 😉 grazie per la dritta!