Mamme che lavorano

 I problemi e le gratificazioni delle mamme come noi.

Questo libro è un pratico vademecum su come devono comportarsi le mamme che lavorano per avere una vita che possa raggiungere la serenità e la felicità che credo è l’aspirazione di noi tutte. Ho trovato interessante la parte in cui spiegano ( a grandi linee) i vari tipi di contratti che si possono scegliere: orario intero sono 40 ore settimanali, con un figlio piccolo abbastanza sconsigliato, part-time di 24 ore orizzontale su tutti i giorni o verticale ad esempio tre giorni a settimana è sconsigliato perché ovviamente retribuito molto meno e perchè spesso (ingiustamente) chi sceglie il part-time non partecipa a corsi di aggiornamento, non riceve aumenti di qualifica e bonus. In mezzo c’è il cosiddetto orario flessibile il più consigliato sempre che le aziende in cui lavoriamo ce lo permettano oppure il telelavoro, in questo caso dev’essere il lavoro che può essere portato a casa e c’è chi poi non ama lavorare da casa, mancanza di contatto con i colleghi, difficoltà a “staccare” a mettere “paletti” tra la casa e il lavoro. Capita anche a me saperti a casa fa credere che stai senza far nulla e ti rende il bersaglio delle richieste più assurde.

Avere un figlio e lavorare è la norma per l’assoluta maggioranza delle donne al giorno d’oggi, ma è indubbiamente un impegno gravoso. Ma se nella nostra società le regole della maternità tradizionale sembrano non valere più e anzi generano un senso di colpa e di inadeguatezza, bisognerà inventarsi delle regole nuove che aiutino le donne a essere serene e sicure delle proprie scelte. Ecco allora che in questo libro vengono forniti suggerimenti per destreggiarsi senza stress tra gli impegni quotidiani, per fronteggiare le tensioni che inevitabilmente si creano sul posto di lavoro e in famiglia. Le autrici di questo libro invitano le mamme lavoratrici a chiedere aiuto, in primo luogo al proprio partner: non ha senso ostinarsi a voler fare le eroine e non è certo un segno di debolezza chiedere aiuto, anzi, dimostra lucidità mentale e consapevolezza e la persona che vi è maggiormente vicino dovrebbe essere in grado meglio di chiunque altro di capire le vostre reali necessità e felice di aiutarvi. Non mancano inoltre serie una serie di consigli su come affrontare gravidanza e primi mesi del bambino, scegliere la babysitter ideale, superare indenni la prima settimana di rientro sul posto di lavoro, accompagnare i figli che crescono negli anni della scuola e dell’adolescenza. Tracey Godridge e Martine Gallie sono giornaliste, scrittrici ed esperte dei problemi della maternità e dell’infanzia.

4 commenti su “Mamme che lavorano”

  1. Io non lavoro e da un certo punto di vista ne sono felice, però questo vuol anche dire che non posso compenetrarmi fino in fondo nei problemi di una mamma che deve dividersi tra lavoro e famiglia.
    Comunque, credo che libri come questo se sono scritti bene possano dare spunti utili per chi si trova in situazioni complicate.

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