L’autore di questo libro é: Hessel Stéphane l’ha scritto a 93 anni, dopo aver visto lla seconda guerra mondiale, aver fatto parte della resistenza, catturato e torturato dai nazisti e segretario durante la stesura della: dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata dalle nazioni unite.
Il riconoscimento della dignità umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.
I cui 30 articoli (che non avevo mai letto) sono presenti alla fine del libro. Un libro bellissimo che fà pensare come ancora ad una certa età c’è chi sente il bisogno d’indignarsi e noi che siamo ancora giovani certe cose ce le facciamo passare davanti al naso senza muovere un dito.
“Creare é resistere. Resistere é creare.”
Afferma che ci sono ancora tante ingiustizie oggi, hai giovani dice: “scavate e troverete!” basta affinare lo sguardo…
Qualche esempio? Il divario sempre più ampio tra molto ricchi e molto poveri, i diritti dell’uomo, lo stato del pianeta, la questione della Palestina.
Indignatevi! Ne conseguirà il vostro impegno.
Storia:
Nelle sue pagine Hessel affronta i mali della nostra epoca e lancia un grido che ha saputo farsi ascoltare diventando un vero manifesto che supera gli schieramenti politici e le divisioni ideologiche. Dove sono i valori tramandati dalla Resistenza, dove la voglia di giustizia e di uguaglianza, dove la società del progresso per tutti? A ricordarci le cose che non vanno sono gli eventi di una quotidianità fatta di ingiustizie e di orrori come le guerre, le violenze, le stragi. Hessel parte da qui, per indicare a tutti quali sono i motivi per cui combattere e per cui tenere alta l’attenzione. L’indignazione è il primo passo per un vero risveglio delle coscienze, e il grido di Hessel ce lo ricorda con fermezza e convinzione.
Lo usammo l’anno scorso per il teatro nella Neverland di settembre. Bello, anche se alla fin fine un po’ banalizzante, a mio avviso.
Resta il fatto che un po’ di indignazione costruttiva è necessaria!
Assolutamente! io credo che l’indignazione sia importante non bisogna accettare tutto quello che succede come se non si potesse cambiare
Non l’ho letto, ma mi pare un buon libro… è bello vedere che anche gli anziani hanno ancora forza di lottare. Indignarsi contro le disparità, contro le ingiustizie, contro la cattiveria, l’ignoranza, l’insensibilità, l’arroganza….eh sai quante cose ci sono (purtroppo)!
hai ragione Francesca ma non dimentichiamoci che dobbiamo lottare anche noi che siamo i “giovani” 😉
Ciao deve essere molto bello, appena ho due minuti di tempo corro a comperarlo, adoro leggere sono mamma di due gemelle che mi riempiono la vita!
ciao Debora benvenuta 🙂
Ne ho sentito parlare (credo di aver letto in giro qualche altra recensione) ma non ho avuto occasione di leggerlo.
cara stefania te lo consiglio e poi é minuscolo io ci ho messo mezz’ora