Positano, Nocelle, Monteportuso.

Grazie al clima mite ed alla bellezza del paesaggio, Positano è stato un luogo di villeggiatura sin dall’epoca dell’Impero Romano, il paesaggio è così bello e caratteristico che ricorda i tipici presepi napoletani.

Tipiche le tantissime “scalinate” (scalini) che dall’alto del paese giungono in basso, alla spiaggia. Le spiagge principali sono la Spiaggia Grande e quella di Fornillo, entrambe raggiungibili a piedi; le altre sono La Porta, Arienzo, San Pietro e Laurito, tutte raggiungibili principalmente via mare.

Positano è raggiungibile anche con un mezzo di trasporto pubblico, il Metrò del mare.

Frazioni situate molto in alto, anticamente erano collegate solo tramite una lunga scalinata al centro di Positano.

Entrambe molto pittoresche ed oggi con vocazione turistica. Montepertuso, inoltre, è conosciuta anche per il “monte bucato”, da cui prende il nome, che, secondo la leggenda, fu bucato dalla Madonna con il dito indice.

Nocelle, invece, è una famosa meta di sosta del sentiero degli dei accessibile comunque anche da Montepertuso procedendo in salita.

L’età medioevale vide la costruzione di numerose torri per l’avvistamento dei Saraceni, autori di numerose incursioni e razzie ai danni della popolazione locale. La prima torre si trova al di fuori del comune Positanese, in località Punta Campanella, dove termina la Costiera Amalfitana ed inizia quella Sorrentina.

Da lì, avvistati gli arabi, si lanciava il primo segnale, un colpo di cannone, e da questo poi il tam tam si spostava alla seconda, alla terza e poi così via, percorrendo Positano e tutta la Costiera Amalfitana.

In questo modo i Positanesi potevano rifugiarsi sulle ripide alture (così sono state create le frazioni di Montepertuso e Nocelle). Infatti i Saraceni, abili navigatori e combattenti, erano sfavoriti nell’addentrarsi sulle alture, ed erano facilmente preda dei contrattacchi da parte della popolazione locale.

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La leggenda narra che, tanti anni fa, all’incirca nel XII secolo d.C., una nave che trasportava un quadro della Madonna, di tipo Bizantino, stesse solcando le acque del Mar Tirreno, dinnanzi all’allora paesino di Positano.

C’era bonaccia ed il veliero non riusciva in nessun modo a riprendere il mare, quando i marinai sentirono una voce che diceva “POSA POSA”… Posa Posa, ovvero fermatevi li, in quel posto, quasi proveniente dal quadro della Vergine Maria.

Così si avvicinarono alla riva. I positanesi, che da questo evento presero il loro nome, presero il quadro della Vergine e lo portarono nella Chiesa di S. Vito, Santo Protettore di Positano, che già non esiste più dal ‘600.

La lasciarono lì, ma al mattino miracolosamente questo era sparito e fu ritrovato vicino al mare, su di un albero di “mortella”.

Si pensa che anche lì ci fosse stato un miracolo, in quanto il quadro era arrivato li da solo. Fu così allora che i positanesi iniziarono in quel punto la costruzione della nuova chiesa dedicata, appunto, a Maria Assunta, festeggiata con ogni onore il 15 agosto di ogni anno. Oggi la chiesa è una delle più belle presenti in Italia.

Fonte wikipedia

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