Ho fatto una domanda su facebook: Il VBAC esiste in Italia o é solo una leggenda?
Sul sito genitori channel ho trovato molte testimonianze
ma il VBAC può essere anche dopo 2-3 o più cesarei, in quel caso si usa VBA2C (parto vaginale dopo 2 cesarei) se dovessi partorire ancora potrebbe essere la mia strada.
Esiste un’associazione internazionale: ICAN che aiuta e supporta le donne che vogliono avere un VBAC, ma in Italia niente?
Per prima cosa è opportuno assicurarsi di essere seguita da qualcuno che abbia esperienza di VBAC.
Il libro di Ivava Arena ostetrica e scrittrice del libro: “DOPO UN CESAREO, Come rispondere alle esigenze di mamma e bambino”
lei stessa ha subito un cesareo e di seguito un VBAC.
Oppure potete leggere: “Il parto cesareo. Solo se indispensabile, sempre con rispetto”
Autore Olza Ibone; Lebrero Martinez Enrique collana il parto naturale Il leone verde
La cosa a cui si deve prestare maggiore attenzione è individuare segni di un’eventuale rottura dell’ utero, che è la complicanza più importante e che non è identificata da un singolo sintomo, ma ci sono dei sintomi che possono essere indicativi del fatto che si stia verificando la rottura:
Un tracciato anormale (CTG)
Dolori addominali lancinanti, speciallmente se persistenti anche tra una contrazione e l’altra.
Dolore al petto o al vertice della spalla, e improvvisa sensazione di avere il fiato corto.
Insorgenza improvvisa di mollezza della cicatrice.
Perdite anormali di sangue dalla vagina o tracce di sangue nelle urine.
Cessazione di attività uterina precedentemente buona.
Tachicardia, ipotensione o shock materno.
A travaglio iniziato di corsa in ospedale e attaccata sempre al monitoraggio, nessun tipo di anestesia.
Ho avuto due cesarei, uno necessario perchè First era veramente grande è nato di 4,200kg a 38 settimane, avevo la pressione alta segni di gestosi (piedi gonfi tutto il giorno) hanno provato a staccarmi la membrana, a rompermi le acque, dare l’ossitocina ma niente! L’utero non si apriva e il bambino è andato in sofferenza .. così cesareo.
Con Second che era invece più piccolino, vivace ed io stavo bene ero certa che avrei potuto avere un parto naturale o almeno provarci la dottoressa per accontenatrmi mi diceva di sì ma poi all’ospedale dove dovevo partorire quando sono andata a fare le analisi di routine e hanno visto che a 38 settimane con un cesareo pregresso non avevo ancora programmato un nuovo cesareo si sono fatti venire una crisi, con la scusa che l’acqua era poca la dottoressa mi ha convinta a fare un altro cesareo.
A volte penso che vorrei un altro figlio, e questa volta mi sono informata per tempo: incredibile ma anche da me c’è un ospedale che è favorevole a far almeno provare la partoriente precesarizzata a fare un parto naturale, se le condizioni generali sono buone.
tesoro ti rispondo io, per il parto di Biagio e Mihelle mi sono molto informata il problema è che dopo diversi cesarei nessun ospedale si prende la responsabilità, in un ospedale una ostetrica favorevole mi consiglio aspetti a presentarsi quando arriva il momento va in ospedale e nessuno la manderà mai via, il problema è che poi ho avuto la gestosi e mi anno ricoverata a 34 settimane e dopo 10 gg mi hanno indotto per pressione oltre i 200 ma avrei voluto provare era la mia unica possibilità anche erche ora mi anno chiiuso le tube e non avro piu modo di provare questa fantastica esperienza
sì ma io di cesareo ne avevo avuto uno e stavo benissimo, quindi perché non farmi almeno provare?
Avrei dovuto informarmi prima e cambiare dottoressa è che mi ha presa con l’inganno mi diceva sì si proviamo e poi al dunque mi ha detto no é meglio fare il cesareo 🙁
la stessa cosa che penso io ed e sucesso a me 🙂
ho fatto la mia indagine anche su mcc di cui faccio parte ed é curioso come ognuno suggerisca in base alla propria esperienza chi ha avuto il parto cesareo suggerisce il cesareo, chi ha avuto il parto vaginale suggerisce quest’ultimo, ma non ho trovato nessuno che abbia fatto entrambi 🙁