Quante volte vi è capitato di utilizzare la soluzione fisiologica? Beh devo dire che con la nascita dei miei 4 figli non posso fare a meno di tenerla a casa, sin dai primi giorni di vita dei miei figli. Si sa che i bimbi molto piccoli hanno spesso il nasino chiuso, non solo per un raffreddore, ma proprio perché il loro sistema respiratorio si assesta.
Questo assestamento portava, spesso, i miei cuccioli ad avere difficoltà nella suzione. Inizialmente la mia inesperienza mi metteva in crisi ma poi consultando il pediatra, ho capito che è giusto averla sempre a disposizione e siccome il suo uso è innocuo, al primo avviso di nasino tappato ecco che tiro fuori la mia arma ;). Una cosa che però ho iniziato a usare, recentemente è l’aspiratore nasale, perché con Biagio ho dovuto sopportare non pochi problemi respiratori.
Biagio è nato a 35 settimane e 3 giorni, ed è subito stato messo in incubatrice per via di problemi respiratori e di broncospasmi. Problemi che ancora oggi si porta dietro, tanto che a 40 giorni è stato ricoverato per una polmonite, e ogni mese, e sottolineo OGNI MESE, lui ha questi problemi che fortunatamente si stanno diradando, solo che i primi mesi mi fidavo del pediatra e quindi mio figlio prendeva l’antibiotico due volta al mese, verso gli otto mesi ho capito che dovevo iniziare a fidarmi di me stessa, non ho più dato antibiotico a mio figlio, perché avevo capito che la sua immaturità polmonare lo aveva reso più sensibile in tal senso, quindi armata di soluzione fisiologica e aspiratore nasale sono riuscita a gestire le sue crisi che in casi estremi curo con aerosol e cortisone.
Con questo non voglio dire che l’antibiotico non sia utile, però non lo è stato nel nostro caso fino a oggi, insomma perché curare una cosa che non ha bisogno di essere curata se non con piccoli accorgimenti sani?
Ecco che dalla mia inesperienza, oggi divenuta esperienza, ho iniziato ad usare la soluzione fisiologica anche con Michelle e con le due adolescenti che proprio non riescono a farne a meno quando hanno il naso congestionato da queste giornate fredde.
Ho scoperto usando physiomer che non tutte le acque sono uguali:
Le più comuni sono realizzate attraverso la semplice aggiunta di sale ad acqua purificata, disponibili più comunemente in flaconi molto grandi e poco pratici, che devono essere conservati in frigorifero per garantirne la sterilità, e spruzzate nel naso con la siringa senza aghi.
Poi ci sono quelle realizzate con acqua di mare diluita. L’acqua di mare è naturalmente ricca non soltanto di sale, ma anche di preziosi sali minerali ed oligoelementi che hanno un’ azione lenitiva e curativa sulle mucose nasali. Questa soluzione essendo troppo salata va ridotta a un livello ottimale, diluendola ma in questo modo si riduce anche la concentrazione originale dei sali minerali e degli oligoelementi.
Physiomer nasce dall’acqua di mare prelevata sulle coste di Saint-Malo (nella baia di Mont- Saint-Michel in Francia), dove le fortissime maree ne rinnovano continuamente la composizione e, ossigenandola, ne arricchiscono il contenuto in sali minerali e oligoelementi. Viene ultra filtrata e resa sterile in laboratorio attraverso l’elettrodialisi quindi senza bisogno di essere diluita.
L’utilizzo è semplicissimo: basta mettere il bambino supino di lato fare un paio di spruzzi, rialzarlo dopo qualche secondo e pulire quello che esce in eccesso con l’aspiratore o con un fazzoletto se il bimbo è un po’ più grande. Con il suo beccuccio confort con rivestimento morbido e anello di sicurezza (così non avrete paura di metterlo troppo in fondo alla narice) e grazie al suo fine spray nebulizzato senza gas propellenti che rispetta il fragile e delicato nasino dei neonati, avrete un ottimo prodotto per la cura del vostro bambino.
A volte le cose sono più semplici di ciò che sembra :).