Mamma e adolescenza

Gli avvenimento, legati all’adolescenza della mia primogenita, che sto vivendo in questi giorni, mi hanno portato ad un blocco, non riesco a scrivere, non mi sento utile.

Parlando con la mia socia Angela supermamma, ho deciso che senza entrare nel merito di ciò che sta succedendo (magari lo farò più avanti, quando tutto questo sarà solo un brutto ricordo), voglio parlare con voi, così da sbloccarmi un attimino.

Ho deciso di mettere nero su bianco le mie riflessioni, anche perché, oggi più che mai, sono io che ho bisogno di voi.

Eccovi le mie domande e le mie risposte.

Quanto è giusto cercare di proteggere i propri figli dalle delusioni della vita? Siano essi adolescenti o meno?

Adesso, credo che i nostri figli debbano metabolizzare le loro delusioni, senza che noi cerchiamo di evitare loro di provare queste sensazioni. Ho capito che è giusto che loro magari si chiudano nella loro stanza e piangano con la loro musica preferita, imparando ad ascoltare se stessi e a prepararsi psicologicamente ad essere più forti.

In questo senso, io come mamma ho sempre sbagliato, avendo sofferto molto le angherie dei bulli di scuola, ed avendo ancora molto vivido il ricordo della solitudine sofferta da adolescente, quando vedevo mia figlia arrivare da scuola che era triste, capivo subito che c’era qualcosa che non andava e le chedevo cosa fosse successo, sdrammatizzando e dicendole  che in fondo non fosse successo nulla di grave, quanto lei cercava di stare sola per piangere io la spronavo a venire con me a fare shopping terapia.

Oggi mi rendo conto d’aver sbagliato perché non le ho dato modo di interiorizzare ciò che le succedeva e quindi di accettarlo in modo diverso fortificandosi, insomma forse se fossi stata in un angolino e le avessi preparato una cioccolata calda e avessi rispettato i suoi tempi e portandola fuori solo dopo, oggi mia figlia sarebbe una ragazzina più forte.

Forse.

Quanto è giusto essere amiche dei propri figli?

Forse non è giusto affatto, un minimo di distacco ci vuole per mantenere la propria autorevolezza, chi pensa di essere amica della propria figlia come ho fatto io, inevitabilmente deve aspettarsi che il rispetto che si ha non è quello che riceve un genitore, e io ho sbagliato. Ovviamente questo non vuol dire non costruire un dialogo con i propri figli, ma che questo dialogo debba essere diverso da quello che si ha con una amica.

 

 

 

Fino a quanto è giusto non dare ceffoni?

Io ho sempre pensato che alzare le mani non fosse giusto, forse perché da piccola ho sofferto in tal senso.

Beh oggi ho capito che la via di mezzo è sempre quella giusta, se un figlio sta esagerando, superando ogni limite, sfidandoti fino alla fine e mancandoti di rispetto, e magari tu hai cercato di capire il perché della sua aggressività, della sua rabbia, del suo sentirsi così, e nonostante tutto hai ottenuto solo l’effetto contrario, probabilmente è arrivato il momento che una bella e innocente sberla seguita da una bella chiacchierata ogni tanto ci vuole. In certe situazioni e in certi casi è solo per il suo bene, quindi anche in questo io ho sempre sbagliato, mi sono concentrata a capire perché si comportasse così, perché non avesse amici e credevo si sentisse sola e frustrata del fatto che a scuola venisse presa in giro, invece così, forse, ho solo perso di vista cose molto più importanti.

Quanto è giusto assecondare i propri figli ed acquistare loro l’abbigliamento desiderato?

E’ giusto che i propri figli seguano le proprie inclinazioni e le proprie passioni in fatto di look, ma questo non vuol dire che un genitore debba sentirsi obbligato ad acquistare tutto ciò che un figlio desidera, anche qui il buonsenso deve essere padrone ed un genitore deve far capire al proprio figlio che non sempre si può avere quello che si vuole e che la moda è quella che facciamo noi e  non quella che ci viene imposta dagli altri o dalla tv, purtroppo far capire ciò ad un adolescente non è sempre facile visto che per la maggior parte delle volte crede che tutto gli sia dovuto. Qui ho sbagliato? penso proprio di no, voi cosa ne pensate?

Avrei molte cose da dire e condividere con voi, molti pensieri e riflessioni, ma non vorrei diventare noiosa.

Concludo però dicendo che genitori si diventa, non siamo perfetti e cresciamo con i nostri figli. Anche se loro per noi rimarranno sempre dei bambini

 

 

9 commenti su “Mamma e adolescenza”

  1. Da figlia mi rendo conto che se i miei fossero stati meno protettivi oggi forse avrei meno paura di vivere! Capisco che un genitore possa volere sempre e solo il meglio per i propri figli, ma gli errori e le delusioni fanno parte della vita e bisogna imparare ad affrontarli con le proprie forze. Nessuno può farlo al posto nostro. Un bacio

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  2. Io non sono genitore ma mi rendo conto che oggi più di ieri é molto difficile essere un buon genitore! Io non so se esistono o no i genitori perfetti, non credo! Io ricordo che i miei genitori sono stati duri quando era giusto esserlo, mia madre amica quando capiva che avevo bisogno del suo aiuto morale, ma ho preso anche tanti ceffoni e me li meritavo tutti 😀 insomma non esiste un vademecum per essere un genitore perfetto, l’unico consiglio che posso darti é di ascoltare di più e saper aspettare e di non far vivere i figli sotto una campana super protetti perché la vita é una dura giungla dove bisogna lottare per non farsi calpestare dalla cattiveria altrui! Un abbraccio 🙂

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  3. Condivido molto di quello che dici Ale anche se sono convinta siamo due tipi di mamma molto diverse, io sono molto aggressiva, troppo, nell’approcciarmi al mio adolescente e difficilmente riusciamo a discutere di qualcosa sul momento. Nessuno è perfetto come genitore, l’importante secondo me è riconoscere i nostri limiti e se possibile i nostri errori e far capire ai figli che nonostante tutto su di noi possono contare sempre. Bacioni

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  4. cara basta pensare agli ipotetici errori. Metti un punto da adesso in avanti e cerca di migliorare la situazione là dove é possibile, poi come ti dicono le nostre amiche qualche batosta purtroppo tua figlia dovrà pur prenderla è la vita! un abbraccio forte T.V.B. 😀

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  5. Chapeau! E’ un bellissimo articolo che condivido in pieno…! Mia figlia l’anno prossimo farà la prima media e sinceramente vedo già degli atteggiamenti da pre adolescente…In effetti le sue insegnanti dicono che l’adolescenza oggi inizia molto presto. Non penso che ci siano delle formule magiche nell’affrontare qs. età. A volte si rimane spiazzati di fronte a certi tipi di atteggiamenti. Mi ricordo una mia amica che mi diceva che il suo figlio adolescente si trasformava a volte in un piccolo mostro e che non lo riconosceva più. Cosa faceva? Lo lasciava stare nella sua stanza e poi dp il suo sfogo tornava ad essere il suo “bambino” di sempre. Non penso che sia facile e non penso che sarà facile nenache per me. Posso solo dirti che penso che non bisogna mai smettere di cercare un dialogo, perchè, credimi, da insegnante io vedo che è questo quello che manca oggi tra genitori e figli. Un abbraccio forte Gabry

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  6. Le tue riflessioni sono profonde e ben motivate. Da parte mia posso solo dirti che come madre (e madre che è spesso stata derisa da bimba) è difficilissimo estraniarsi dal dolore dei propri figli e lasciarli reagire da soli. E’ nel nostro DNA proteggerli. Come figlia invece credo che la mia madre-amica mi abbia causato molti più danni che benefici, forse da ragazzina mi piaceva avere una mamma che mi fosse più vicina delle altre, ma da donna mi sono resa conto di quanto questa sia un’arma a doppio taglio. Potremmo approfondire in privato se vuoi. Comunque passa, diventerà una giovane donna e poi una madre e si accorgerà di quanto sia stata fortunata ad averti come sei, che tanto si sbaglia sempre nelle azioni ma mai nell’amore. un bacio

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