Ci sono eventi che per maestosità e tradizione travalicano confini e stupiscono le genti, molte di queste incuriosite da articoli letti, segnalazioni o semplici foto si muovono, come greggi al pascolo, per prendere parte allo spettacolo, scattare qualche foto da condividere sui Social o sulle community ed ottenere credito e credibilità da parte della folta schiera di altri viaggiatori o photo-maker che appaiono nelle loro foto con alle spalle moschee, deserti, dune, piramidi, palme e luoghi esotici.
C’è il capitolo folklore, quello tradizione, luoghi inimmaginabili prima di esser visti.
La “Focara” di Novoli, in provincia di Lecce, è un evento a metà tra tradizione e religione, laddove il confine tra le due va svanendo.
Sicuramente quello di cui si parla è il più alto falò di tutto il Mediterraneo: 20 metri di diametro e 25 metri di altezza.
Costruita con il lavoro di varie persone del luogo e di altre provenienti dai paesi limitrofi, vi si impiegano decine e decine di giorni e ore di lavoro oltre che decine di migliaia di tralci di vite secchi, sapientemente lavorati ed assemblati con tecniche antichissime tramandate di padre in figlio.
I giorni più importanti sono il 16, 17 e 18 Gennaio di ogni anno, un vero appuntamento.
La prima festa dell’inverno salentino, quelle 70.000 fascine, compresse ed intrecciate danno luogo ad un’enorme torta ammirata col naso all’insù da visitatori e devoti.
Una festa dedicata a Sant’Antonio Abate che abbraccia riti collettivi e sensazioni personali, preghiere e musica, sorsi e fuochi.
Ogni mattina del 16 Gennaio si compie l’antichissimo rito della bardatura che vede una catena umana issare sulla cima del falò l’immagine di Sant’Antonio. Nel primo pomeriggio della stessa giornata si celebra la benedizione degli animali e appena scende la sera un avvolgente fuoco pirotecnico accompagnato da musica, innesca l’accensione.
Mentre il fuoco brucia ininterrottamente, anche per più giorni, nella notte intorno alla Focara si balla e si degustano le specialità tipiche.
Una festa che racconta l’identità culturale di questa terra con un evento carico di simboli legati alla cultura popolare e contadina del territorio, muovendosi tra sacro e profano.
Oramai inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia, la “Focara” partecipa anche alla catalogazione ministeriale per il riconoscimento dell’Unesco quale Patrimonio intangibile dell’Umanità.
Un’occasione festosa e non solo, un incontro tra culture e religioni diverse che idealmente si riuniscono attorno al “fuoco buono di Puglia, messaggero di pace nel mondo”.
Ormai da diversi anni la “Focara” di Novoli è diventata un grande evento mediatico, oltre che religioso e civile, attira persone che migrano fino al piccolo paese alla porte di Lecce da tutto il Salento, la Puglia ed oltre, la notte dell’accensione del falò si sono registrate circa 60.000 presenze.
Sarà il caso che anche voi, qualunque sia il posto che abitate, vi muoviate per immortalare con la vostra reflex questo particolare e suggestivo spettacolo. Una Vacanza nel Salento, una buona soluzione.
Sta a te valutare quale dei tanti Hotel Salento, per collocazione e costo, sia il più adatto alle tue esigenze.
Per un Salento che non è solo mare, spiagge e coste frastagliate, splendido paesaggio ma anche spettacolo e tradizione di cui la “Focara” è un esempio.