Una madre lo sa di Concita De Gregorio

Avevo letto questo libro l’anno scorso, l’avevo vinto per aver partecipato ad un giveaway e mi è rimasto nel cuore, non sò perchè ieri ho sentito il bisogno di rileggerlo. Ho sentito il bisogno di ricordarmi:”di quante ombre sia pieno l’amore perfetto, e di quante risorse inattese” perchè

“dalle donne passa la vita sempre. Dalla pancia, dalla testa, dalle mani e dai ricordi.”

“vorrei che tu fossi la madre dei miei figli…” non c’è cosa più grande che una persona possa dire a un altra. Non c’è niente di più difficile da sostenere e insieme niente di meglio da desiderare.

Sul tema della maternità c’è un sentire privato e uno pubblico che non coincidono mai, basta guardare ci dicono, e vedere si può

Una madre è quella che ti è data e và bene com’è! Và bene anche una cattiva madre forse …

“Se la maternità non ti invade naturalmente e spontaneamente come un raggio di luce, rendendoti nutrice solare dedita e paziente, allora non hai l’istinto giusto, sei contro natura. Se preferisci il lavoro allora cosa pretendi. Se non ci sei mai cosa ne sarà di tuo figlio. Se gli stai addosso come potrà mai rendersi autonomo. Cosa sia una buona madre, lo decidono gli altri.”

Concita De Gregorio ha dato la voce a una realtà silenziosa e circondata di luoghi comuni: la fatica di essere madri in un mondo in cui per le madri non c’è posto. Una madre lo sa raccoglie venti storie di maternità: da Brooke Shields alle madri di Plaza de Mayo, da Valentina “cobra” Vezzali a Mercè Anglada, ostetrica per 44 anni, che per aver dedicato l’intera vita a far nascere i figli degli altri non si è mai sposata e non ne ha mai avuti di propri.

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