Antonio Gentile: La terra degli uomini integri. Vita di Thomas Sankara.
Che cosa rappresentano i colori della bandiera del Burkina Faso?
«Il rosso rappresenta il sangue versato dal nostro popolo, mentre il verde il lavoro per rendere feconda la terra.» «E la stella?» «La stella rappresenta l’integrità che dobbiamo sempre custodire nel cuore.» Thomas prese la bandiera. Sentì il profumo morbido del cotone appena filato. «Verrà un giorno in cui ci riapproprieremo della nostra terra» riprese il padre. Si chinò sul figlio e l’abbracciò.
«È per te. È un fiore di mango» disse. «Per noi è il simbolo della felicità. La vita di un uomo ha senso solo se lascia il mondo un po’ più felice di come l’ha trovato.»
«Mi batterò per rendere di nuovo rigogliosa la nostra terra. Così potrai tornare!» esclamò, battendosi il petto.
«Io credo che rimanere qui sia il nostro unico modo per essere liberi».
Il 5 agosto del 1960, l’Alto Volta ottenne l’indipendenza dall’occupazione francese.
Sebbene l’indipendenza dell’Alto Volta venga proclamata in accordo con la Francia, Paese con il quale da oggi in poi stringeremo fruttuosi accordi commerciali, nessuno potrà dimenticare che essa è stata conquistata mediante una lotta nella quale non abbiamo risparmiato né le nostre sofferenze, né il nostro sangue. Le nostre ferite sono ancora troppo fresche e troppo dolorose per poterle cancellare dalla memoria, per dimenticare qual è stato il nostro destino in ottanta anni di regime coloniale. Ma ormai tutto questo è finito! Il nostro Paese è libero.
«La conoscenza è scomoda. Meno apprendiamo e meglio è per chi vuole tenere incollato il culo agli scranni del potere.»
“Ma un giorno verranno degli uomini integri, nobiliteranno i sogni e le passioni per farne il veicolo di idee grandiose. Così le stelle ritorneranno a visitare la terra che hanno lasciato nell’oscurità. Il sole depositerà il suo scettro severo e tornerà a essere una stella fra le stelle.”
Siamo stati creati a immagine di Dio e che l’unica cosa che dà valore alla vita è quella di lottare per qualcosa che ha un significato eterno.
«Sono le donne che permettono la grandezza di un uomo. Sono le energie di una donna la fonte della sua virilità. Credi di essere un vero uomo, Allassane? Allora, per prima cosa, onora la tua donna.»
La guerra è sempre ingiusta, Thomas. La guerra è il vero nemico dei poveri.
«I nostri avi dicevano che puntare gli occhi al cielo salva l’anima dalla miseria della terra».
Senza una preparazione culturale, un soldato è solo un potenziale criminale.
«Dicono che Dio abbia creato il deserto perché gli uomini possano conoscere la loro anima»
«Lo schiavo che non sa organizzare la propria ribellione non merita compassione per la sua sorte. È responsabile della sua sfortuna se nutre qualche illusione che qualcuno gli regali la libertà.»
«Devi mostrare alle persone un futuro da desiderare invece che la miseria in cui sono costrette a vivere. Quella la conoscono già. Cosa farà il povero se va al potere per vendetta? Non potrà far altro che riversare il rancore che ha accumulato nelle viscere. Se i sindacati contribuiscono a rinsaldare questa psicologia, fanno lo stesso gioco del sistema che vogliono combattere, creano una mentalità pidocchiosa, infeconda.»
«Le religioni sono gli unici imperi che non si sono mai estinti proprio perché creano un mondo immaginario, leggero, portatore di condizioni migliori, dove l’esistenza, anche se disumana, assume un senso.»
«Ci fanno credere che la felicità dipende dalla capacità di spendere. Ma la vera felicità è quando realizzi che puoi pensare, riflettere, comprendere e partecipare attivamente alla società.»
«Che strano congegno che è l’uomo. Puoi fargli ingurgitare tutte le ingiustizie e le vessazioni del mondo, ma il suo cuore li trasformerà sempre in sogni.»
La terra degli uomini integri, Vita di Thomas Sankara, la trama:
Alto Volta, 1961. Per il suo compleanno il piccolo Thomas Sankara riceve una bicicletta rossa, scintillante come i carboni ardenti. Raggiante, la prova subito, ma un gruppo di ragazzini bianchi lo aggredisce e tenta di portargliela via.
La sua reazione mostra da subito la sua tempra e quanto, fin da giovanissimo, siano radicati in lui gli ideali di uguaglianza e libertà.
Inizia così la storia, in chiave romanzata, della vita del carismatico Presidente del Burkina Faso, che, a soli 37 anni, venne assassinato per le sue idee antimperialiste e anticolonialiste.
Celebre per il discorso che tenne nel 1984 all’ONU, Sankara fu un fervente pacifista, che si batté in prima persona per i diritti degli ultimi e delle donne del suo Paese.
Uomo di rara cultura, era diretto, detestava la diplomazia e rinunciò a tutti i privilegi personali che il suo incarico poteva offrirgli.
In soli quattro anni fece costruire centinaia di scuole, strade, ospedali e riuscì nell’impresa di garantire due pasti e un litro di acqua al giorno a ciascuno dei burkinabè.
La definì: la Rivoluzione della felicità. “Avremo avuto successo solo se, guardando intorno a noi, potremo dire che la nostra gente è un po’ più felice.”
Il giorno del primo anniversario della sua Rivoluzione, Sankara cambiò il nome alla sua Nazione, retaggio della spartizione europea dell’Africa: la chiamò Burkina Faso, che in lingua locale significa La terra degli uomini integri.