Ne ho parlato sul mio podcast e ho pensato di raccontarti anche qui cosa penso a proposito del carico mentale invisibile, soprattutto di quello che è riservato alle donne.
Purtroppo non ce ne rendiamo conto, proprio perché è un lavoro invisibile che facciamo, quello di pensare a tutto quello che è necessario fare in una casa, ad esempio: la spesa, i servizi, le bollette…
Se ci sono dei figli, la gestione delle loro attività, della scuola, di cosa devono portare per merenda, cosa si deve comprare, i regali alle maestre, i vestiti se stanno diventando piccoli, eccetera.
Oltre che spesso ci si deve occupare anche dei genitori anziani se hanno bisogno.
Sinceramente non ci avevo mai pensato, ero talmente abituata a farlo che non me ne sono resa conto finché non ho letto il libro di Annalisa Monfreda che si chiama Ho scritto questo libro invece di divorziare.
Anche lei nonostante vivesse una relazione paritaria dove il marito collabora praticamente in casa, soprattutto durante la pandemia si è resa conto che il carico mentale era tutto sulle sue spalle.
Altri libri che ho letto sullo stesso argomento sono:
e
Ci sono anche dei podcast a cui mi sono appassionata, che ci aiutano a capire come cercare di ottenere la parità di genere.
Uno è quello di Natalia Levinte: L’ora delle donne che ha creato anche un corso ad hoc: Rivoluzione Domestica in cui appunto spiega come dividersi i compiti in casa.
Per quello che ho capito, la divisione dei compiti non deve essere necessariamente 50 e 50. La cosa importante è che entrambi i partner si sentano che contribuiscano in ugual misura al benessere della famiglia, della coppia, della gestione.
E poi, ad esempio, si può anche scegliere in base alle preferenze. Se a me piace cucinare non pesa, sceglierò io di fare questa attività.
Un altro podcast che non è specifico sulla paretà di genere, però ha diversi episodi che lo riguardano, è quello di Carlotta Cerri, Educare con Calma, che insieme a Zahira Schauecker, Zairacconta, spiega appunto come riuscire a dividere il carico mentale e anche pratico.
Se ci sono dei figli è bene che anche loro capiscano che bisogna contribuire già da piccoli, in base alle loro possibilità ovviamente, poi man mano i loro compiti aumenteranno.
In genere siamo noi donne che ci facciamo carico della maggior parte dei lavori domestici, anche perché veniamo pagate meno rispetto agli uomini e quindi se si deve scegliere chi dei due può chiedere un part time o addirittura lasciare il lavoro è sempre la donna a sacrificarsi.
Questo è un problema e me ne sono resa conto anche seguendo sempre un podcast di Annalisa Monfreda che è: rame.
Un podcast che tratta l’argomento della gestione dei soldi, non lavorare ci rende deboli. se a lasciamo il lavoro diventiamo dipendenti da un uomo. Ormai non è più come una volta che si rimaneva insieme tutta la vita. E se ci lasciamo diventiamo dipendenti dai figli o dallo stato.
Personalmente ho scelto il part time, questo si ripercuoterà un giorno sulla pensione che percepirò. Tu hai mai pensato di avere un carico mentale maggiore e come sei riuscita a risolvere questo problema?
Raccontatemelo nei commenti, grazie Angela.