In questi giorni ho letto il libro di:
Daniela Collu – Volevo solo camminare
Un passo alla volta sul Cammino di Santiago alla scoperta di un mondo che non immaginavi.
Ho letto questo libro perché il cammino di Santiago è una cosa che prima o poi vorrei fare.
Molto spesso per andare avanti e andare oltre non vi serve altro, se non quello che avete già.
Il vostro corpo, il vostro coraggio, un pizzico di incoscienza. E zittire la Sindrome dell’Impostore, maledetta lei.
Daniela Collu – Volevo solo camminare, la trama:
Le gambe fremono, il cuore scalpita, la mente ha bisogno di nuovi orizzonti. È il momento di partire, di assaporare il viaggio, di mettere un piede avanti all’altro e arrivare alla meta.
Questo è il racconto della preparazione, atletica e sentimentale, al Cammino di Santiago, e dei 360 chilometri che ne sono seguiti.
Protagonista: Daniela Collu, atea patentata, (si è fatta perfino cancellare il battesimo, non sapevo che era una cosa che fosse possibile ) natura-resistente e camminatrice poco convinta.
Daniela ha percorso la distanza che separa León da Santiago de Compostela in dodici giorni, con uno zaino di sette chili sulle spalle, nessun compagno di avventure tranne un grandissimo “perché no?”
e il tempo, strappato dopo tanti anni a un lavoro che andava troppo veloce… Sul cammino si recupera il ritmo, il senso della distanza, il passo giusto, e si respira a pieni polmoni, fino a sentire un vento nuovo dentro.
E soprattutto si incontrano persone e storie che diventano importanti come la freccia che ti accompagna al traguardo.
Volevo solo camminare è una guida al pellegrinaggio più famoso del mondo e insieme un diario di bordo fatto di ricordi ormai indelebili.
E se dovesse venirvi voglia di mollare tutto e partire, niente paura: è la scelta giusta!