Ho letto il nuovo libro di Alberto Pellai e Barbara Tamborini,
Appartenersi: Perché l’amore per sempre è una risorsa.
Colleghi e coniugi che hanno tanto da dire sulle relazioni ed esperienze di lungo corso.
Come mai l’amore stabile, la coppia convivente rappresentano oggi un’eccezione più della regola? Perché l’amore monogamo è profondamente in crisi? Sicuramente oggi L’amore è considerato più come un’esperienza, piuttosto che come un progetto di vita.
Vedo i miei figli che non capiscono proprio il senso del matrimonio non solo quello religioso ma nemmeno di quello civile. Eppure il padre e io stiamo insieme da 30 anni! Non so dove abbiamo sbagliato ma vedo che loro vivono nella certezza che l’amore non può durare mentre noi almeno al momento del Sì ci illudavamo che l’amore potesse essere per sempre.
Appartenersi: Perché l’amore per sempre è una risorsa. La trama.
Nella società liquida del terzo millennio, l’instabilità delle relazioni e la fatica di amarsi sembrano aver preso il sopravvento. È sempre più difficile, oggi, vedere come vincente il modello della coppia stabile, perché molti adulti temono che il partner possa rappresentare un limite alla propria libertà e realizzazione. Per questo l’amore viene spesso considerato come un’avventura, un’esperienza con una data di scadenza, un’opzione più che una necessità vitale.
Ma è davvero così? Davvero possiamo vivere rinunciando a ciò che l’amore stabile, quello che nasce dalla reciproca promessa che sarà «per sempre», può dare alla nostra esistenza? Forse oggi l’amore è così fragile perché lo concepiamo come una stanza in cui si può entrare di tanto in tanto, e non come l’ambiente che dà forma e coerenza a tutte le stanze di quella grande casa che chiamiamo «vita».
Per Alberto Pellai e Barbara Tamborini, sposati ormai da venticinque anni, è proprio l’amore a dare pieno senso a ciò che siamo. È grazie alle sfide che ci chiama ad affrontare ogni giorno che impariamo a conoscerci nel profondo e a fare i conti con i nostri limiti, ma anche a valorizzare i nostri punti di forza. Perché l’amore ci chiede, una volta che ci siamo addentrati nel suo territorio, di farlo diventare una priorità e di trasformarlo in un motore che muove – se non tutto – moltissimo di ciò che siamo.
In un libro provocatorio e controcorrente, basato su innumerevoli testimonianze oltre che sulla propria esperienza personale, i due autori smontano le false credenze che hanno reso così fuori moda l’amore stabile e propongono una visione critica delle narrazioni correnti. Utilizzando la nota teoria dell’attaccamento di John Bowlby, dimostrano, con un approccio scientifico, che la coppia stabile resta il luogo d’elezione all’interno del quale possiamo trovare la piena realizzazione di noi stessi e dei nostri bisogni.
Perché non può esserci vita senza Amore. Quello con la A maiuscola.