Oggi ho letto il libro:
Il salto di Lynda Gratton
Reinventarsi un lavoro al tempo della crisi.
Il lavoro di domani inizia oggi
Prevedere il futuro del lavoro e creare una vita lavorativa che porti felicità e soddisfazione sono due tra i regali più preziosi che puoi fare a te stesso e ai tuoi cari. Non aspettare che sia troppo tardi per riflettere e prendere l’iniziativa.
Il nocciolo di ogni rivoluzione nell’ambito del lavoro è inevitabilmente un cambio nell’impiego dell’energia.
Stiamo vivendo in un’era di rottura con il passato della stessa portata della Rivoluzione industriale. Le cause di quel cambiamento furono il carbone e l’energia a vapore. Questa volta il cambiamento non sarà il risultato di una sola forza, ma da ben cinque:
tecnologia, globalizzazione, demografia e longevità, energia.
Il salto di Lynda Gratton, la trama:
Il lavoro sta cambiando sull’onda della crisi economica. Disoccupazione e precarietà crescenti hanno minato quegli aspetti che abbiamo dato a lungo per scontati – lavorare fino alle sei, rimanere legati sempre alla stessa azienda, avere i fine settimana liberi.
Al loro posto si sta imponendo una realtà difficile da definire, trasformata dai grandi cambiamenti sociali in corso, quali l’accelerazione della globalizzazione e l’aumento della longevità.
Ogni forza del cambiamento ha aspetti positivi o negativi – la tecnologia semplifica la vita ma consuma tutto il nostro tempo, la globalizzazione ci permette di lavorare ovunque ma di dover competere con persone di tutto il mondo.
L’economista di fama internazionale Lynda Gratton lancia uno sguardo nel futuro e annuncia che se subiremo gli aspetti negativi, c’incammineremo verso un Futuro di Default, fatto di isolamento, frammentazione ed esclusione sociali.
Ma l’autrice di Il Salto indica la via di un futuro migliore, il Futuro Creattivo, dove la gente sperimenterà nuovi modi di lavorare, secondo forme imprenditoriali di cooperazione e condivisione del lavoro e impegnandosi in imprese che perseguono scopi sociali e ambientali.
Come scrive l’autrice prendendo spunto da una conversazione con la figlia che le chiede quale lavoro si troverà a fare, per prendere la strada giusta dobbiamo mettere in dubbio alcune convinzioni ereditate e fare tre passaggi mentali:
i tre Salti.
Primo Salto: abbandonare l’idea di competenze generaliste e sviluppare in maniera specialistica il proprio capitale intellettuale.
Secondo Salto: coltivare un network umano e professionale fatto di condivisione della creatività, di impegno sociale e collaborazione.
Terzo Salto: puntare sul capitale emotivo rispettando se stessi per vivere felici e lavorare in armonia con i propri valori. Sono questi i passaggi fondamentali per combattere le forze della frammentazione, dell’isolamento e dell’esclusione.
Con storie, scenari ed esempi concreti, Lynda Gratton ci suggerisce gli elementi per sviluppare un percorso personale e prepararsi al meglio all’inesorabile trasformazione del lavoro.
Lynda Gratton
Lynda Gratton è docente di Gestione d’impresa alla London Business School. È considerata dall’Economist una delle menti capaci di predire il futuro del lavoro ed è acclamata dal Times come una dei venti migliori esperti di economia del mondo contemporaneo.