Il coltellino svizzero
Questo libro si intitola Il coltellino svizzero perché ha l’ambizione di rendersi utile senza occupare troppo spazio o infliggervi troppo peso.
Può servirvi, magari, per avvitare un pensiero. Per limare ben bene una percezione. Per stappare un’opportunità o un nuovo punto di vista.
I bambini tra i due e i quattro anni chiedono ogni due minuti: il perché delle cose, tutto questo nel conoscere il mondo decresce con l’aumentare della scolarità. Non perché la scuola fornisca tutte le risposte è ovvio!
Forse Google è per questo che ha avuto un immenso successo, risponde in un attimo e in modo efficace, a tutti i nostri perché.
La sicumera è la presunzione di sapere già tutto quello che c’è da sapere.
Tuttavia, fare (e farsi) onestamente domande è il modo per continuare a imparare e a migliorare. Ed è uno dei fondamenti del pensiero creativo. Non a caso, la curiosità degli altri e del mondo è uno dei tratti più caratteristici delle persone creative.
Se la domanda è onesta e ben posta potremmo riuscire a trovare risposte inaspettate.
Giudicate un uomo dalle sue domande, più che dalle sue risposte. Voltaire
Il coltellino svizzero, la trama:
«Un viaggio nella creatività per comunicare in un mondo che cambia.»
Il Gazzettino
«Avete notato che un punto interrogativo a testa in giù somiglia a un amo? Bene: buttatelo nel mare del possibile, e vedrete che qualcosa di interessante ci resterà attaccato.»
Viviamo tempi incerti e fatichiamo sempre più a riconoscere il mondo che ci circonda: eventi totalmente inediti e che non riusciamo a interpretare stanno modificando gli strumenti con cui ci confrontiamo con gli altri, come veniamo condizionati dalle informazioni, le modalità di accesso ai saperi.
Mai come oggi abbiamo avuto bisogno di un nuovo, ideale coltellino svizzero per poter di volta in volta avvitare un pensiero, limare una percezione, stappare un punto di vista originale.
Perché esplorare nuovi orizzonti è diventata una necessità, e Annamaria Testa, protagonista di enorme successo della comunicazione italiana degli ultimi anni, con questo libro ci aiuta a prendere coscienza dei meccanismi che orientano la vita di tutti noi, per imparare così a compiere le scelte giuste e soprattutto a porci gli interrogativi corretti.
Perché il modo più semplice, efficace e (quasi) infallibile per trovare buone risposte è proprio quello di farsi buone domande.