Sesso e intimità di Krishnananda e Amana.
La rappresentazione di noi stessi in tre cerchi concentrici.
L’anello esterno rappresenta il nostro strato di protezione e di difesa – le nostre strategie di controllo, di ritirata, di lotta, di manipolazione, di possessività, le pretese, le aspettative, le rinunce, le dealizzazioni, la nostra dipendenza da sostanze, il lavoro, il cibo, il sesso – insomma tutto ciò che ci distrae dal sentire.
L’anello di mezzo rappresenta la nostra vulnerabilità ferita – essenzialmente le nostre paure e insicurezze. Include la paura dell’intimità con qualcuno, la paura dell’abbandono o del sentirsi inghiottiti, d’invasione e di mancanza di rispetto, la paura di esprimersi, di affrontare qualcuno o di essere onesti, di venire umiliati, giudicati o criticati e di rimanere soli. Questo è lo strato in cui portiamo le ferite e le cicatrici di vecchi traumi. Questo è lo spazio dove risiedono la nostra innocenza e fiducia ferita, i nostri desideri d’amore, ma anche la paura d’aprirsi ed esporre la nostra vulnerabilità.
Il cerchio interno rappresenta l’essenza – la naturale vitalità, la sensibilità, la gioia, la sessualità libera, la forza, la lucidità, il silenzio, la tenerezza e la saggezza. La stragrande maggioranza di noi ha una vaga percezione di questo spazio durante la meditazione, il fare l’amore, lo sport, lo stare a contatto con la natura o con l’uso di droghe… tutte cose che si si prese male possono portare a dipendenza.
Degli stessi autori, ho già letto il libro fiducia e sfiducia
Sesso e intimità, la trama:
‟Da molti anni conduciamo seminari nei quali insegniamo come amare – se stessi e gli altri.
Uno degli argomenti che molto spesso emerge, soprattutto con coppie che sono insieme da tempo, è come riuscire a mantenere attiva la propria sessualità.
Molte coppie osservano che più stanno insieme, più è difficile mantenere lo stesso interesse nel fare l’amore.
La vita stressante, la crescente familiarità e la carenza di comunicazione possono stemperare il desiderio di fare l’amore. […]
Grazie a una maggiore intimità, siamo maggiormente esposti ai modi in cui la nostra sessualità viene influenzata dalla paura, dalla vergogna e dall’insicurezza.
Eppure la vulnerabilità è anche la via d’accesso alle più recondite e preziose parti di noi stessi, ai tesori della nostra anima e al cuore dell’intimità.
Secondo la nostra esperienza, non possiamo sperare di conoscere noi stessi né, tanto meno, cosa sia l’amore, se non esploriamo le profondità della nostra vulnerabilità.”