Kiss Me Here di Valentina Ferraro
Cybil incontra Lucas ad una festa, inaspettata lì coglie la passione, c’è un piccolo problema, lui è il fratello gemello di Robert, il ragazzo che le piace e da quel momento, niente sarà più lo stesso!
«Perché non facevo altro che pensare a te». La verità, a volte, è l’unica cosa che ti può salvare. E dirla mi fa sentire leggera, ammettere che c’è sempre stato lui dentro di me mi libera da mille catene che non sapevo di essermi attorcigliata intorno al corpo.
Il modo in cui mi tocca mi ricorda che sono viva, fatta di carne, e ossa, e sangue bollente che scorre a fiotti nelle vene. Riesce a toccarmi in mille modi diversi, usando solo le mani. Mi entra dentro, ci rimane per sempre.
Kiss Me Here, la trama:
Non sono andata a quella festa per incontrare lui. Lui, è capitato.
Uno sguardo di troppo, un mezzo sorriso da canaglia, un rum e cola al quale dare la colpa dopo e, come per incanto, mi sono ritrovata in uno sgabuzzino delle scope, avvinghiata al corpo nudo e bellissimo di questo sconosciuto.
E Sconosciuto ci sa fare.
Sconosciuto mette in discussione la mia indole diffidente, mi fa provare emozioni contrastanti, mina le mie certezze.
Ma per fortuna non lo rivedrò mai più… o almeno era quello che pensavo.
Lui è il diavolo in persona.
Quando mi guarda, mi spoglia.
Quando mi parla, mi ferisce.
E io devo mettere una distanza infinita fra di noi, prima di lasciarci il cuore.
Non pensavo mi avrebbe assecondato. Nemmeno per un attimo ho creduto che sarebbe bastato un cenno del mento per convincerla a seguirmi.
Dieci secondi ed è riuscita a mettermi K.O.
C’è solo un problema: adesso che ho scoperto chi è, capisco che non la posso avere. Tutte, ma non lei.
Cybil MacBride è pericolosa, imprevedibile, intoccabile.
Eppure, ogni volta che chiudo gli occhi, le uniche cose che vedo davanti a me sono una cascata di capelli biondi e un tattoo minuscolo all’altezza dell’inguine, che rimane, ad oggi, la cosa più eccitante sulla quale abbia mai messo le mani.
Peccato che quei capelli e quel tatuaggio appartengano entrambi a una grandissima manipolatrice.
E si sbaglia: il diavolo in persona non sono io. È lei!