In questo giorno ho letto l’ultimo libro di Manuela Siciliani:
Rebecca Town a New York: Ritorno a casa.
Dopo il viaggio a Praga Becky torna a casa sua, a New York ma inaspettatamente anche qui si troverà davanti a un caso da risolvere.
Il fidanzato di zia Cecil, un artista molto più giovane di lei viene accusato di aver ucciso la sorella, che gli ha lasciato i suoi beni in eredità.
In quel momento Ben e Becky sono a New York, quindi decidono di impegnarsi insieme a risolvere il caso, perché entrambi pensano che Ted sia innocente.
Rebecca Town a New York: Ritorno a casa, la trama.
Rebecca Town, detta Becky, è una splendida newyorkese, modaiola, acuta, passionale, dal passato tormentato e scrittrice di guide turistiche.
Ogni romanzo è ambientato in una città diversa, descritta come si confà a una guida: le tappe da non perdere, i locali più trendy ma anche quelli più defilati e che però meritano “una menzione”, i luoghi dello shopping, le strade, i cibi…
Ogni luogo diventa così l’incantevole cornice ai misteri che Becky, detective per caso, si trova a risolvere. Una città, un delitto. E poi c’è la personale vicenda della nostra esuberante guida.
Questa volta Becky non è in viaggio di lavoro, la troviamo in azione nella sua città, nella sua New York, da dove però manca da così tanto tempo che quasi ci si sente straniera.
Ogni luogo le evoca un ricordo della sua vita passata, lei stessa è una persona diversa. Dopo Ben. Dopo quei viaggi che hanno scandito il loro amore, e che l’hanno profondamente cambiata. Per fortuna certi affetti restano sempre uguali: l’amica Jes, zia Cecil.
Anche la sua predisposizione a ficcare il naso dove non dovrebbe è la stessa. Ma se c’è di mezzo un omicidio, e soprattutto se la cosa coinvolge Cecil, come potrebbe rimanere a guardare?
Sullo sfondo della Grande Mela, ancora una volta sarà il suo fiuto a rivelarsi decisivo per le indagini.