Nel viaggio di ritorno Maris ci porta sempre in Italia a Spoleto e ad Assisi (mannaggia non sono tata nemmeno qui!):
…”Quella sera stessa, dopo cena, siamo andati a fare con tutti loro una rilassante passeggiata notturna lungo la strada che circonda l’imponente “Rocca” risalente al 1300 che domina Spoleto dall’alto, con un ponte lunghissimo che affaccia su uno strapiombo. Per mio marito era tutto nuovo perchè non era mai stato a Spoleto prima di allora.
La mattina seguente mio zio ci ha portato a visitare un’atichissima chiesa fuori città, la Basilica di San Salvatore, che risale al periodo paleocristiano (IV-V secolo d.C.). Io stessa non la conoscevo ancora: è molto “essenziale” nella sua linearità e austerità direi, ma proprio per questo anche molto affascinante.
Subito dopo siamo saliti a Monteluco, una montagna a pochi chilometri da Spoleto. E’ un posto che io adoro: verdeggiante fino all’inverosimile e con in cima un piccolo convento fondato da San Francesco in persona nel 1218. Credimi, Lilli, se ti dico che visitare quel convento, entrare in quelle minuscole celle la cui soglia è così bassa che devi per forza chinarti per varcarla, camminare in quel corridoio stretto e in penombra… beh, ti fa venire i brividi. Hai l’impressione nettissima di essere stato trasportato indietro nel tempo…. E tutto intorno regna un silenzio che non è angosciante, ma bensì dona pace e rilassa.”
continua …