L’arte di passare all’azione:
Lezioni di psicologia giapponese per smettere di rimandare.
Anche se la vostra agenda è fitta di impegni, domandatevi: «Come faccio a sapere a quale azione dedicarmi?». Perché? Perché essere indaffarati non significa necessariamente fare ciò che è importante, necessario o significativo.
Spesso ci troviamo a sbrigare molte faccende urgenti, mentre le più importanti o significative restano in sospeso o semplicemente cadono nel dimenticatoio perché siamo… “troppo impegnati”.
Elementi decisivi per decidere che cosa fare:
Prestate attenzione
Conoscere l’obbiettivo
Autoriflessione
Il metodo di autoriflessione più efficace che abbiamo trovato si chiama Naikan e viene dal Giappone. È una pratica semplice, basata su tre domande:
1. Che cosa ho ricevuto da…?
2. Che cosa ho dato a…?
3. Quali grattacapi e difficoltà ho causato a…?
riflessione + rischio = contributo
I contributi significativi sono perlopiù il risultato di un periodo di riflessione e di un cambiamento che implica un rischio.
La terapia Morita
I. L’accettazione come cuore dell’azione
II. La natura incontrollabile dei pensieri e dei sentimenti
III. Azione e intenzione
IV. Che cosa spinge all’azione?
Decidere non è fare.
Le insidie dell’entusiasmo Spesso l’entusiasmo scaturisce dalla novità ma, come qualunque altro stato emotivo, non dura. Si affievolisce. All’inizio questa sensazione serve a partire con il piede giusto, poi scompare.
L’unico modo per risolverlo è non fare più affidamento sull’entusiasmo. Dobbiamo smettere di associare questa emozione alla tenacia indispensabile per passare all’azione.
Questo ad esempio è un mio difetto, ho bisogno di sentirmi entusiasta per fare le cose con passione.
Ogni volta che avete la tentazione di dire: «Dovrei» o «Devo» provate a rimpiazzare queste parole con «Ho la fortuna di».
Usare le parole ho la fortuna di… mi ricorda che i gesti quotidiani sono doni. La vita offre una miriade di opportunità per la soddisfazione dei bisogni umani.
Quando il “problema” è uno stato emotivo. In questo caso è meglio imparare a “superare l’ostacolo aggirandolo”. Perché prenderlo di petto è spesso molto faticoso e non necessariamente di sicuro successo.
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L’arte di passare all’azione la trama:
Nel suo stile semplice, immediato e pacato, e anche per questo convincente ed efficace, l’autore ci insegna come il segreto della felicità stia nell’accettazione anche di tutte quelle piccole cose che proprio non ci piacciono e che ci pesa tantissimo fare. Imparare a smettere di rimandare e piuttosto fare subito e anche serenamente quel che c’è da fare, senza subirlo e senza farcene condizionare, per toglierselo dai pensieri e passare a quello che davvero ci preme è il metodo rivoluzionario che Krech mutua dalla psicologia giapponese, in particolare da Terapia Morita, Naikan e Kaizen. Con le sue riflessioni, esempi, aneddoti, provocazioni e proposte di azioni solo apparentemente minime o irrilevanti, Krech ci accompagna a cambiare il nostro approccio alla vita stessa, nella convinzione che lo stress più grande ci viene dalle cose che sappiamo di dover fare, ma che continuiamo a rimandare. Presentazione di Haya Akegarasu.