Come in un romanzo d’amore – sesto capitolo

L’anno scorso avevo scritto un romanzo e pubblicato su Amazon, poi ho pensato che non tutte hanno il Kindle, così ho deciso di mettere online ogni mercoledì un capitolo del mio libro, spero vi piaccia. Un abbraccio Angela.

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Come in un romanzo d’amore – sesto capitolo

La settimana seguente Antonia fece finta di dover andare ad un evento a Milano, in realtà andò con Filippo ad Ischia. L’isola le piaceva tantissimo forse meno bella e famosa di Capri ma più selvaggia e semplice proprio come le cose che piacevano a lei.
Andarono a pernottare presso le terme Poseidon, i giardini erano bellissimi, le terme rilassanti con le varie piscine da calde a fredde. Si rincorsero all’interno della grotta umida, dove il vapore era così denso che non riuscivano a vedersi.
Essendo bassa stagione non c’era quasi nessuno, così con la scusa di starle vicino Filippo non faceva altro che palpeggiarla, per mantenerla sempre eccitata, finché poi non portava a compimento il suo intento, una volta entrati in camera da letto.

Cercando di sedare una sete che sembrava non passare mai, Antonia si era tolta la fede, passeggiarono per i vari paesini: Lacco Ameno, Casamicciola, Forìo, come una coppia di fidanzatini, mangiarono nei ristoranti tipici ottimi piatti di pesce.

Filippo doveva essere benestante, non parlavano mai di soldi o di cosa facesse a Milano, era sempre simpatico e solare ma quando provava a chiedergli qualcosa sulla sua vita, si rabbuiava ed eclissava le domande.

La portava sempre in posti di classe e non le permetteva assolutamente di pagare come aveva sempre fatto, lei donna indipendente era abituata a dividere le spese ma con lui non c’era verso di spuntarla.

Immaginava che uomo così bello avesse una donna ad aspettarlo e lei non era certo nella posizione giusta per avere qualcosa da ridire a riguardo.
Forse avevano litigato ed ora lui gliela stava facendo pagare. Antonia decise che non voleva continuare a tormentarsi con quelle domande, non avrebbe comunque cavato un ragno dal buco, tanto voleva godersi quei momenti speciali che la vita le aveva donato. Mai avrebbe creduto che potesse prendere una piega del genere, un semplice incontro della settimana precedente.

Solo la sera i sensi di colpa l’attanagliavano quando telefonava ai suoi figli e mentiva anche a loro dicendo che aveva lavorato e si trovava con Lavinia a Milano.

La sua amica era l’unica che conoscesse la verità anche perché le doveva reggere il gioco. Da donna di mondo qual era non la giudicava, non le aveva nemmeno detto che non stava facendo la cosa giusta.

La vedeva felice ed era semplicemente contenta per lei. L’amicizia è anche questo, essere felici della felicità dell’altro, indipendentemente dal motivo che l’ha scaturita.

I due giorni passarono in fretta ed Antonia veramente non sapeva che cosa fare, cosa pensare del proprio comportamento e di loro due insieme.

Filippo aveva un umore altalenante in genere era contento, ma bastava poco per rabbuiarlo. Antonia si sorprese a toccare determinati argomenti come se camminasse sulle uova, bastava niente per fargli cambiare umore.

Questo ovviamente era anche parte del suo fascino, il fatto che fosse così enigmatico e misterioso lo rendeva ancora più intrigante.
“Che cosa stai pensando?” Le chiese mentre erano sull’aliscafo per tornare a casa, “Niente in particolare” mentì. “Domani parto per Milano”, ecco erano 10 giorni che aspettava di sentirgli dire quella frase, quello che non aveva sospettato è che le avrebbe fatto così male, come una pugnalata nel petto, si sentì quasi mancare il fiato.
Doveva essere sbiancata perché lui subito la rassicurò “ho degli affari urgenti da sistemare al lavoro” “ma non avevi detto che ti eri preso un periodo sabbatico?” Se c’era una cosa che odiava era essere presa in giro.

“Certo, ma non mi sono licenziato e ci sono delle questioni che hanno bisogno di me”. Antonia a quel punto si chiuse in un ostinato mutismo, era certa che non l’avrebbe rivisto mai più, ora che lui l’aveva avuta, aveva già perso interesse e sarebbe tornato dalla donna che lo attendeva a casa sua.

Filippo le prese il viso tra le mani, voleva darle un ultimo bacio prima di scendere dall’aliscafo ma lei voltò il viso all’improvviso, così il bacio finì sulla guancia. Fu così che si lasciarono, con un semplice “ciao”, come se tutto quello che c’era stato tra loro non fosse mai esistito.

In realtà il corpo, la mente e il cuore di Antonia si ricordavano benissimo di tutto ciò che era successo e non le davano pace. Come un drogato senza la sua dose anelava a rivedere Filippo e a niente servivano i suoi tentativi di distrarsi.

Ricomincio ad andare in palestra a fare Zumba, attività che fino ha poco tempo prima la rilassava e divertiva, adesso invece si comportava come un automa. Continuava a fare: la moglie, la madre, la donna di casa ma senza entusiasmo. Si sentiva morta dentro! Cercava anche di lavorare ma quella era la parte più difficile, si sedeva davanti al computer e mentre il cursore dello schermo lampeggiava, la sua mente tornava ai pochi giorni trascorsi insieme a Filippo. Il tormento non le dava pace, si domandava quando avrebbe iniziato a stare meglio, ma quel momento sembrava molto lontano purtroppo.

Come in un romanzo d’amore – sesto capitolo la trama:

Antonia aveva un marito Pietro, due figli: Stefano e Lorenzo, una sorella Matilde è un’amica del cuore che viveva lontano Lavinia.
A sconvolgere la sua vita perfetta tra lavoro, casa e famiglia arriva Filippo, bello con gli occhi verdi e i capelli ricci neri, quanto ci metterà il misterioso milanese a rivoluzionare per sempre la perfetta vita di Antonia? Lei vive in un piccolo paese della Penisola Sorrentina abituata da 20 anni alla routine con il marito. Saprà resistere alla forza dirompente della gioventù e del desiderio?

Un estratto dal libro:

Prendo un ginseng e tu?” “Io un caffè nero grazie.” Risposte Filippo facendo contemporaneamente un gesto al cameriere che passava di lì. Ordinarono e nel frattempo si scrutarono. Antonia aveva i lunghi capelli biondi e mossi, lasciati spettinati sulle spalle. Era magra e sottile, abbastanza alta, vestita in modo sportivo e alla mano sinistra brillava una fede d’oro. Particolare che non sfuggì agli occhi di Filippo, un ragazzo alto, longilineo, vestito con abiti sportivi ma di classe. Al polso un orologio di lusso, le mani sottili e curate facevano capire che non lavorava con le mani.

Il commento delle lettrici:

Libro da leggere tutto d’un fiato, una storia d’amore senza “vincoli” dove la scandire del tempo è dettato dal desiderio di incontrarsi. Finale veramente inaspettato. Simpatica anche la figura di Lavinia, l’amica che scevra da pregiudizi le da sostegno godendo solo della felicità di Antonia (come in un romanzo).

Una bellissima storia d’amore che mi ha fatto finire il libro in un giorno. Spero davvero che l’autrice ne scriva altri!

Come in un romanzo d’amore” è un libro piacevole io personalmente l’ho letto in poche ore. E’ una storia nella quale potremmo immedesimarci un po’ tutte noi donne, io in primis mentre leggevo mi domandavo “Chissà cosa avrei fatto al suo posto” , le emozioni e le ambientazioni sono ben descritte e il finale non è per nulla scontato, consigliato!

Dal primo momento ho avuto subito la certezza che si trattasse di un qualcosa di speciale ! Dopo la lettura delle prime pagine sono stata così coinvolta che in poche sere mi sono divorata le pagine! Emozionate e ricco di colpi di scena con un finale davvero intenso! Complimenti alla scrittrice.

I commenti delle blogger:

Angela ieri è arrivato e l’ho già finito!! Mi ha appassionato così tanto che l’ho letto tutto di un fiato!! Sei veramente bravissima e dalle mille risorse! il libro mi è piaciuto molto davvero!!!
Cinzia Torri mammarum

Finito stasera, complimenti mi è piaciuto, all’inizio mi sembrava un po’ banale sono sincera ma poi ho apprezzato l’evolversi dei fatti, finale per niente scontato. Angela Fumagalli (zebuk)

Ho letto il tuo libro e volevo farti i miei complimenti. Davvero bello. Sai che non è il mio genere, ma l’ho davvero apprezzato: scrittura fluida, storia non banale e personaggi ben presentati. Spero proprio che continuerai a scrivere, perchè sei veramente portata. Paola homemademama

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