Come in un romanzo d’amore – secondo capitolo

L’anno scorso avevo scritto un romanzo e pubblicato su Amazon, poi ho pensato che non tutte hanno il Kindle, così ho deciso di mettere online ogni mercoledì un capitolo del mio libro, spero vi piaccia. Un abbraccio Angela.

Se hai perso il primo capitolo puoi leggerlo qui.

Come in un romanzo d’amore – secondo capitolo

Antonia si stava annoiando enormemente a guardare i suoi figli Lorenzo di 10 anni e Stefano di 8 giocare a calcio. L’aveva detto lei che doveva fare una figlia femmina invece le erano capitati due maschiacci al 100%. Adoravano il calcio, amavano la squadra del Napoli e lei non capiva la necessità di correre in 22 dietro un pallone in un campo.

Guardò l’orologio sul cellulare per l’ennesima volta ed erano trascorsi soltanto 10 minuti dall’inizio dell’allenamento, alzò gli occhi al cielo esasperata e vide Filippo! Strabuzzò gli occhi, possibile che stava talmente pensando a quel ragazzo che aveva le allucinazioni?
L’allucinazione in questione si stava sbracciando per salutarla dalla finestra del palazzo di fronte, come se lei non l’avesse visto, figuriamoci!

“Ciao Antonia” “ciao” rispose lei di rimando. “Aspettami che scendo”, detto questo chiuse la finestra ed entrò dentro. Dunque era questa la casa delle vacanze di cui lui le aveva parlato… si trovavano a Sant’Agata sui Due Golfi un paese di montagna sopra Sorrento. In effetti lì molte persone acquistavano le case per le vacanze perché non costavano molto, si stava tranquilli, freschi e si trovavano comunque vicino al mare.
Portava i suoi figli da due anni presso quel campo di calcio e la casa a due piani in pietre vive che c’era di fianco, era sempre stata chiusa fino ad oggi. Si aprì il portone ed uscì Filippo, se possibile ancora più bello di come se lo ricordava.

Le sorrise tutto contento, indossava un pantalone beige, una camicia azzurra e un maglione tortora, un po’ pallido in viso ma sorridente.

“Che cosa ci fai qui?” le chiese, “i miei figli stanno facendo il loro allenamento di calcio”, glieli indicò, il più grande Lorenzo con i capelli biondi e gli occhi azzurri come lei, il piccolo Stefano che somigliava tutto al papà, capelli e occhi castani compresi.

Antonia ebbe un brivido di freddo, per quanto in penisola sorrentina il tempo fosse sempre abbastanza clemente, erano comunque a gennaio, quindi l’aria era frizzantina. Filippo se ne accorse e le disse “dai vieni su da me, ti offro qualcosa da bere.” Antonia era indecisa ma poi si disse tra sé, che male c’era a prendere un caffè mentre aspettava che i suoi figli finissero di giocare.

Così si incamminarono in casa, era arredata in modo rustico e antico, con mobili massicci e scuri. Arredamento tipico di quelle zone che a lei però non piaceva tanto, preferiva il mobilio moderno e lineare. Le mattonelle erano in ceramica di Vietri e c’era un leggero sentore di chiuso.
Qualche macchia di umido alle pareti, lasciava capire che la casa era stata in effetti disabitata da un po’. Andarono in cucina, tutta arredata nei toni del marrone scuro e dell’azzurro, un’ampia finestra illuminava la stanza. La fece accomodare sul tavolo grande di legno massiccio, “che cosa preferisci, un tè o un caffè, magari la cioccolata calda?” “in effetti la cioccolata calda mi piacerebbe grazie”, sì Antonia era golosa, cercava di evitare il cibo dolce per mantenere la figura longilinea, cosa che adesso che aveva compiuto quarant’anni diventava più difficile.

“E cioccolata sia!” Filippo si mise ad armeggiare con il Ciobar e il latte caldo, aveva persino i biscottini e la panna spray. “ Meglio di un bar!” lui arrossì compiaciuto per il complimento ricevuto, “sono andato al supermercato qui vicino per fare un po’ di spesa, almeno per la colazione, erano più di 10 anni che non venivo qui e come puoi immaginare non c’era nulla da mangiare.”

“Non sembra una casa abbandonata da così tanto tempo”, “sì perché abbiamo un custode che passa spesso a pulire il giardino, la casa, sistemare eventuali problemi… non volevamo che sembrasse una casa abbandonata e diventasse magari rifugio di qualche malcapitato.”
Antonia si chiese chi fosse la persona che insieme a lui non voleva che la casa sembrasse abbandonata, una fidanzata, una compagna ma non erano abbastanza in confidenza per fare quelle domande.

Filippo non portava la fede ma lo sapeva che non significava niente, nemmeno suo marito la metteva mai ed erano sposati da 15 anni.

“Sei venuto qui per venderla?” Filippo si irrigidì un attimo a quella domanda, poi si rilassò e le rispose tranquillo ”sì ci stiamo pensando perché non la usiamo mai”.

Certo aveva senso vendere una casa che non si usava da 10 anni, Antonia si scoprì ad essere un po’ dispiaciuta del fatto che non avrebbe più rivisto quel ragazzo. Non era difficile vendere le case in quella zona, c’erano sempre tante persone che volevano venire ad abitare in penisola sorrentina.

“E tornerai dove?” “Abito a Milano” Antonia si illuminò “davvero? La mia migliore amica Lavinia vive a Milano centro.”

Filippo era giustamente sorpreso ”Come l’hai conosciuta?”

“Sono una blogger e lavoro spesso su Milano per gli eventi, anche lei è una mamma blogger come me, ci siamo conosciute on-line e siamo diventate amiche.”

Si sentì stranamente felice del fatto che forse si sarebbero potuti vedere qualche volta a Milano. Anche se erano anni che saliva li e non l’aveva mai visto, probabilmente non viveva vicino ai posti che frequentava lei.

Il telefono iniziò a squillare, era l’allarme che l’avvertiva che i suoi figli erano pronti, era passata un’ora e non se n’era accorta. Era proprio vero che il tempo sembrava scorrere diversamente, quando ci si annoiava o quando si stava bene.

“Devo andare i miei figli hanno finito l’allenamento di calcio”, “quando tornerai?” Loro vengono il martedì e il giovedì a giocare, qualche volta il sabato o la domenica hanno i tornei.”

“Allora ci vediamo giovedì alle 16.” le disse sicuro. Antonia ebbe un tuffo al cuore al pensiero di rivederlo, si dette mentalmente della stupida e scappò via.

Quella sera fece una chiamata su Skype con Lavinia, aveva assolutamente bisogno di parlare di quella situazione con qualcuno, chi meglio della sua migliore amica poteva fare da uditore e consigliere.
Stava con suo marito Pietro da 20 anni e non aveva mai provato interesse per un’altra persona, figuriamoci per un estraneo! E pure non le erano mancate le occasioni, perché era ancora una bella donna.
Come sempre la sua amica Lavinia la buttò sul ridere, su questo si compensavano molto, Antonia era seria e posata così come Lavinia era un uragano, aveva 38 anni ma sembrava ancora una quindicenne.

Parlare con lei la tranquillizzò, in fondo non stava facendo niente di male, anche se dentro di lei un campanello di allarme risuonava insistente. Fece finta di non sentirlo perché in realtà aveva davvero voglia di rivedere Filippo.

 

 

Come in un romanzo d’amore – secondo capitolo la trama:

Antonia aveva un marito Pietro, due figli: Stefano e Lorenzo, una sorella Matilde è un’amica del cuore che viveva lontano Lavinia.
A sconvolgere la sua vita perfetta tra lavoro, casa e famiglia arriva Filippo, bello con gli occhi verdi e i capelli ricci neri, quanto ci metterà il misterioso milanese a rivoluzionare per sempre la perfetta vita di Antonia? Lei vive in un piccolo paese della Penisola Sorrentina abituata da 20 anni alla routine con il marito. Saprà resistere alla forza dirompente della gioventù e del desiderio?

Un estratto dal libro:

Prendo un ginseng e tu?” “Io un caffè nero grazie.” Risposte Filippo facendo contemporaneamente un gesto al cameriere che passava di lì. Ordinarono e nel frattempo si scrutarono. Antonia aveva i lunghi capelli biondi e mossi, lasciati spettinati sulle spalle. Era magra e sottile, abbastanza alta, vestita in modo sportivo e alla mano sinistra brillava una fede d’oro. Particolare che non sfuggì agli occhi di Filippo, un ragazzo alto, longilineo, vestito con abiti sportivi ma di classe. Al polso un orologio di lusso, le mani sottili e curate facevano capire che non lavorava con le mani.

Il commento delle lettrici:

Libro da leggere tutto d’un fiato, una storia d’amore senza “vincoli” dove la scandire del tempo è dettato dal desiderio di incontrarsi. Finale veramente inaspettato. Simpatica anche la figura di Lavinia, l’amica che scevra da pregiudizi le da sostegno godendo solo della felicità di Antonia (come in un romanzo).

Una bellissima storia d’amore che mi ha fatto finire il libro in un giorno. Spero davvero che l’autrice ne scriva altri!

Come in un romanzo d’amore” è un libro piacevole io personalmente l’ho letto in poche ore. E’ una storia nella quale potremmo immedesimarci un po’ tutte noi donne, io in primis mentre leggevo mi domandavo “Chissà cosa avrei fatto al suo posto” , le emozioni e le ambientazioni sono ben descritte e il finale non è per nulla scontato, consigliato!

Dal primo momento ho avuto subito la certezza che si trattasse di un qualcosa di speciale ! Dopo la lettura delle prime pagine sono stata così coinvolta che in poche sere mi sono divorata le pagine! Emozionate e ricco di colpi di scena con un finale davvero intenso! Complimenti alla scrittrice.

I commenti delle blogger:

Angela ieri è arrivato e l’ho già finito!! Mi ha appassionato così tanto che l’ho letto tutto di un fiato!! Sei veramente bravissima e dalle mille risorse! il libro mi è piaciuto molto davvero!!!
Cinzia Torri mammarum

Finito stasera, complimenti mi è piaciuto, all’inizio mi sembrava un po’ banale sono sincera ma poi ho apprezzato l’evolversi dei fatti, finale per niente scontato. Angela Fumagalli (zebuk)

Ho letto il tuo libro e volevo farti i miei complimenti. Davvero bello. Sai che non è il mio genere, ma l’ho davvero apprezzato: scrittura fluida, storia non banale e personaggi ben presentati. Spero proprio che continuerai a scrivere, perchè sei veramente portata. Paola homemademama

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