Sei uno dei tanti expats fuggiti in Germania in cerca di condizioni lavorative migliori (per te) e di una qualità della vita superiore (per la tua famiglia e in particolare dei tuoi figli)? Allora sei con ogni probabilità in una situazione simile a quella che vivono molti migranti ormai non più giovanissimi: quella di non riuscire a reggere il passo nell’apprendimento della lingua rispetto ai figli, favoriti dall’indottrinamento fornito dalla scuola dell’obbligo e dalla ben nota maggiore elasticità mentale dei bambini rispetto agli adulti.
Di fronte a tale problematica, non hai che una soluzione per non perdere troppo terreno: rivolgerti a un docente madrelingua in grado di impartirti lezioni di tedesco commisurate al tuo livello di conoscenza e ai tuoi ritmi di apprendimento. Ma nel caso in cui il tempo che riesci a dedicare alle ripetizioni sia insufficiente, puoi sempre rivolgerti al munifico mondo della multimedialità.
Chatbot: cosa sono
Hai mai sentito parlare di chatbot? Questo neologismo inglese, crasi dei termini chat e robot, indica quei software in grado di intavolare delle conversazioni con gli utenti, rispondendo in maniera precisa e pertinente a un numero considerevole di domande e sollecitazioni verbali.
In sostanza, queste applicazioni – molte delle quali disponibili sia per PC che per dispositivi mobili – hanno il compito di accompagnare alcune attività specifiche dell’utente, in maniera totalmente interattiva: dei veri e propri assistenti virtuali, insomma. L’effetto collaterale di tale attività è quello di allenare lo studente al corretto utilizzo della lingua da un punto di vista puramente empirico, contemplando una serie di funzioni e di opzioni in alcuni casi particolarmente evolute. Ed è proprio ai chatbot più evoluti attualmente in circolazione che facciamo riferimento nei paragrafi seguenti, nei quali segnaliamo quattro software appartenenti a tale famiglia in grado di migliorare la tua conoscenza del tedesco. E di fare bella figura davanti ai tuoi figli…
Google Assistant
Diciamo la verità: nel nostro idioma, l’assistente virtuale di Google assume spesso i contorni di un trastullo per allietare i momenti morti della giornata. Forse è anche per questo motivo che l’azienda di Mountain View ha dotato il software di un curioso senso dell’umorismo. Quello che la maggior parte delle persone ignora è la possibilità di cambiare l’impostazione della lingua dell’applicazione: in rete esistono guide efficaci su come riuscirci, anche in base al device con cui si opera. Settando il tedesco come idioma di riferimento, Google Assistant inizierà a risponderti nella lingua di Goethe, dandoti la possibilità di convertire un semplice trastullo infantile in un utile ripasso.
Cleverbot
Meno ricco – e non potrebbe essere altrimenti – di Google Assistant, questo chatbot è pensato essenzialmente per l’utenza anglofona. Tuttavia, anch’esso può essere convertito in tedesco, non perdendo nulla della sua pungente ironia e del suo gusto per il nonsense. Utile soprattutto per gli studenti alle prime armi.
Duobot
Malgrado la sua indisponibilità per i sistemi operativi della famiglia Android – o forse proprio in virtù di ciò, vista la storica rivalità tra Google e Apple –, questo chatbot per iOS, legato a doppio filo al corso di lingua virtuale Duolingo, sta riscuotendo un certo successo tra i più giovani. E il motivo è semplice: essendo l’assistente virtuale di un corso di lingue, al contrario dei precedenti è focalizzato proprio sul processo di apprendimento e le sue capacità di interazione sono calibrate su tale funzione. L’ideale per apprendere una lingua in compagnia di tuo figlio.
Chatbot di Facebook
Toni, Howie e molti altri: è solo la lista – ovviamente incompleta – dei tanti chatbot che è possibile realizzare in forma casalinga grazie al popolare social network. Alcune di queste applicazioni funzionano egregiamente anche come quaderni virtuali degli esercizi, e possono essere utilizzate anche in condivisione con i tuoi figli.