La ricerca della felicità

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Questo film è basato sulla vita di Christopher Gardner.

Gardner aveva investito più di quello che poteva in un dispositivo medico noto come “scanner densità ossea”. Investe credendoci come se fosse stata una sua invenzione.

Nonostante che questa nuova macchina fosse più economica e migliore rispetto alla tecnologia attuale, non riusciva a venderla.

Finché cerca di capire come vendere quest’aggeggio in cui aveva molto creduto, la moglie lo lascia, perde la sua casa, il suo conto in banca, e le carte di credito. Costretto a vivere in strada con suo figlio e alla disperata ricerca di un lavoro stabile, riesce a trovarlo come agente di cambio, ma prima che possa ricevere uno stipendio, deve fare sei mesi di formazione continuando a vendere i suoi dispositivi.

 

Che cos’è la felicità?

Questa è una domanda che molti di noi si saranno fatti, e non è certo facile rispondere, ma una cosa che si può dire con certezza della felicità, è che è totalmente e assolutamente soggettiva. Ottenere subito tutto ciò che desideriamo, ci rende felici certo, ma solo momentaneamente. Infatti, dopo aver raggiunto quello cui aspiravamo, cominciamo a sentire che ci manca qualcosa. Iniziamo a desiderare qualcos’altro. Una cosa che ho imparato a capire sulla mia pelle è che la felicità non avrebbe senso se non ci fosse la tristezza: come potrebbe esistere la luce senza l’oscurità? Il dolore è una parte fondamentale della Felicità, infatti, la vita reale è piena di delusioni, di perdita, e d’inconvenienti ed è solo attraverso questi che riusciamo ad apprezzare appieno semplici momenti di vita.

Felicità è vivere una vita piena di significato con le sue gioie e i suoi dolori, credendo in uno scopo e lottando con ogni singola cellula del nostro essere. Ecco ciò che il film mi ha ispirato – credere fermamente in qualcosa senza arrendersi mai anche se questo obiettivo sembra quasi impossibile da realizzare.

 

Credo che questo film faccia parte della top ten dei miei film preferiti, non nascondo di aver pianto, perché a tratti, anche se in situazioni molto diverse, mi sono riconosciuta in quest’uomo, e poi diciamocelo chiaro Will Smith è proprio fantastico e bravissimo.

Che dirvi se non lo avete già visto non potete certo perdervelo, e peparatevi un po’ di fazzolettini per asciugare le lacrime e soffiarvi il naso.

 

 

1 commento su “La ricerca della felicità”

  1. anche io l’ho visto e mi sono commossa pensiamo di avere l’esclusiva sui figli invece ci sono dei papà che rinunciano a tutto ma non ai figli.

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