Adoro Julia Roberts dai tempi di Pretty Woman, quanso ho visto che era in uscita un nuovo film sono andata subito a vedere di cosa si trattasse. Quando ho visto il trailer ho deciso che era un film da far vedere ai miei ragazzi. Loro hanno 10 e 11 anni. Per quanto è un film con un tema “forte” secondo me è giusto che ad un certo punto della vita imparino ad accettare le difficoltà. Tanto più che loro sono stati fortunati perché nati sani. Il film affronta il tema del bullismo a scuola, dopo aver visto il film ovviamente ne abbiamo parlato e gli ho detto che se dovessero assistere a qualsiasi scena di bullismo o subirlo devono subito farne parola con gli insegnanti e con i genitori a casa. Alcune mie amiche mi hanno chiesto a che età un bambino può vedere questo film, devo dire che al cinema c’erano bambini anche molto piccoli. Secondo me dalla terza elementare alla terza media e l’età perfetta. Prima non capirebbero il senso del film e potrebbero forse annoiarsi perché ci sono tantissimi dialoghi, ovviamente ho pianto per tutto il film. Non mi ero truccata appositamente perché ero certa che mi sarei commossa, assolutamente da vedere!
Bellissimo il sottotitolo: se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare.
La trama del film Wonder:
L’omonimo libro bestseller di R.J. Palacio in poco tempo è diventato un caso letterario in tutto il mondo, un esempio concreto e cartaceo dell’assunto “mai giudicare un libro dalla copertina”, né un bambino dal suo aspetto. L’adattamento cinematografico di Wonder vede il giovanissimo Jacob Tremblay(Room) nel ruolo del protagonista August “Auggie” Pullman, bambino affetto dalla Sindrome di Treacher Collins (malattia congenita dello sviluppo craniofacciale) in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale. Costretto precedentemente a studiare a casa a causa dei numerosi interventi chirurgici al viso, è la prima volta che August si unisce a una classe di coetanei, mangia alla mensa della scuola o parte in campeggio coi compagni. Nonostante le preoccupazioni di mamma Isabel (Julia Roberts) e papà Nate (Owen Wilson) sostiene gli sguardi curiosi e diffidenti degli studenti con fierezza e dignità, facendo il suo ingresso nella scuola pubblica come un supereroe, o piuttosto come un astronauta deciso a piantare la sua bandiera in un mondo distante e inesplorato. Mentre la famiglia, i nuovi compagni di classe e tutti quelli intorno a lui si sforzano per accettarlo, lo straordinario viaggio di Auggie li unirà tutti dimostrando che non puoi omologarti quando sei nato per distinguerti.
Dopo un anno, fatto di momenti difficili, divertenti e bellissimi, Auggie e tutti quelli intorno a lui, si ritrovano cambiati dalle cose che più contano: l’amicizia, il coraggio e la scelta quotidiana di essere gentili verso chiunque incontri sul tuo cammino. La storia di un bambino di 10 anni nato con una deformazione facciale, diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani.
È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico?
Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l’anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni.
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Avevo visto anch’io il trailer, ma non sono ancora riuscita a vedere il film! Un argomento importante da trattare con i nostri figli!