Il primo ricordo che ho di me bambina sono sotto a un tavolino piccolo dove è poggiato il telefono e la rubrica telefonica insieme al mio cane.
Mentre mia mamma e mio padre urlano. Lei sale su una sedia, apre l’armadio, vuole prendere la valigia dice che se ne vuole andare con me. Mio padre risponde che non se ne deve andare da nessuna parte, la strattona, la fa scendere dalla sedia, la picchia.
Hanno continuato così fra alti e bassi per anni, fino a quando è nata mia sorella, io avevo già sei anni. A quel punto non so se sia stata la depressione post parto o avere una bimba piccola impegnativa ma mia madre e’ crollata.
Ha minacciato il suicidio, così hanno finalmente trovato un “accordo”, mia mamma è olandese e aveva una sorella in Olanda, così si è presa la sua figlia piccola e se ne e’ andata.
Io sono rimasta in Italia con papà che dopo tre mesi si è sposato con la mia babysitter (con mia mamma non si era mai voluto sposare).
Ovviamente non è andata bene nemmeno con la seconda moglie. All’inizio era tutto rose e fiori perché erano innamorati, poi sono iniziati a venire i problemi.
Lei era un carattere più remissivo rispetto a mia madre, quindi per un po’ di anni è riuscita a mantenere una finta tranquillità.
Finché anche lei non si è scocciata di un marito despota ed ha iniziato a rispondere. A quel punto sono arrivate le violenze anche per lei.
Ora ho quarant’anni perché ho deciso di raccontare questa storia?
Se lui è violento non è perché ti ama:
Perché sento ancora troppe donne, giovani, belle e intelligenti che perdono la vita dietro a uomini violenti, in senso reale e metaforico.
Il problema non sei tu, e la mia storia lo dimostra perché con due donne diverse mio padre si è comportata allo stesso modo, così come ha fatto con i figli.
Magari per come sono stati cresciuti, la vita che hanno avuto. Ma comunque non sono giustificabili e tu non sei nata per salvarli. Puoi suggerire un buono psicologo ma al primo accenno di violenza scappa a gambe levate.
Fai una denuncia presso i carabinieri perché non ti si possa avvicinare, se hai prove tipo: reperti medici, foto o testimonianze portàle con te.
Avvisa tutti gli amici e i parenti di questa situazione. Non sentirti in colpa non è colpa tua, è lui che ha un problema e deve farsi curare.
Chiedi anche l’aiuto di uno psicologo per te, purtroppo chi ci sta vicino spesso non sa come fare per aiutarci.
A volte possono anche far finta di niente, non sono cattivi, non te la prendere con loro ma pensa a salvarti.
Voglio solo ricordarti che se e’ violento non lo fa perché ti ama lo fa perché lui è fatto così, lo farebbe con qualsiasi altra donna.
Un uomo che ti ama e’ gentile, ti vuole bene, ti sta vicino. Ti accarezza e ha parole gentili per te, ti fa regali ed ha un umore stabile.
Se invece vedi che alterna l’umore, passa tra alti e bassi, momenti di eccessivo entusiasmo e momenti cupi e bui, c’è sicuramente un problema da risolvere.
Se ti dirà che non succederà mai più non gli credere. Soprattutto non accettare MAI un ultimo appuntamento, nemmeno se ti minaccia di suicidio. Se ti deve dire qualcosa di urgente che te lo dica per telefono.
Spero che non ti succeda mai ma se sei in questa situazione oppure conosci qualcuno che ti sembra abbia bisogno di leggere queste parole, falle leggere il mio messaggio, con tutto il mio affetto Angela.