Mamma in tre ore di Sonzogno editore, scritto da un pediatra aiuterà le neomamme a sentirsi più sicure sui piccoli problemi che affliggono il neonato (e i suoi genitori): sonno, pappa, piccole malattie.
Avrei voluto avere questo libro quando era nato First ed ero piena di dubbi. Lo regalerò a mia sorella. Mio nipote ha 6 mesi e questo libro si focalizza sui primi due anni del bambino, che poi diciamolo sono i più difficili!
«Perché si è voluto, senza mai smettere di farlo, intellettualizzare un evento così naturale?» La mamma incerta, preoccupata e ansiosa non è una buona mamma, perché crea un ambiente psicologicamente poco sereno per il proprio bimbo.
IL BAMBINO È IL MIGLIOR PEDIATRA DI SE STESSO, perché fin dal primo giorno di vita è in grado di farvi capire tutto ciò di cui ha bisogno per crescere bene.
IL BAMBINO È FISICAMENTE PIÙ FORTE E INTELLETTIVAMENTE PIÙ DOTATO DI QUANTO POSSIATE IMMAGINARE.
Se il bambino tende a portare spontaneamente la mano (o anche solo un dito) verso la bocca (riflesso di Babkin). Se lo fa, ci informa che è un bambino in grado di autoconsolarsi e quindi sarà un bambino di più facile gestione.
Mio nipote ce l’ha e in effetti è un bambino molto buono.
Ricordatevi che la serenità di un neonato e di un bambino è data da tre cose: essere rispettato, vedere soddisfatti i suoi bisogni vitali, essere accettato. L’insieme di queste 3 cose corrisponde ad amarlo.
Entro l’anno il bambino deve arrivare a fare almeno quattro pasti completi al giorno, di cui due di latte o suoi derivati e due di carne o suoi sostituti.
Derivati principali del latte sono: yogurt, budini, formaggi freschi, gelato.
Sostituti principali della carne sono: qualunque tipo di carne, prosciutto, salumi, pesce, uova.
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Mamma in tre ore la trama:
Le mamme di oggi vengono bombardate da un’infinità di messaggi, pubblicazioni e prodotti che complicano inutilmente quello che è l’atto più naturale e spontaneo nella vita di una donna. Questo eccesso di informazioni, fra l’altro, finisce per creare ansia nei genitori, facendoli sentire non all’altezza del loro compito.
Eppure, crescere un bambino è assai più facile di quanto possa sembrare.
Con la rassicurante semplicità di un pediatra di lungo corso, Giuseppe Ferrari ha deciso di sgombrare il campo da tutte le raccomandazioni infondate (e costose) – «anche le donne delle caverne sapevano benissimo come fare» – mettendo a disposizione la sua saggezza per insegnare a conoscere i bisogni fondamentali del nuovo arrivato.
L’importante è imparare a mettersi in ascolto e cogliere le esigenze e i tempi del piccolo, perché il bebè è il miglior medico di se stesso. Un manuale che bada all’essenziale e che si legge piacevolmente in tre ore: agile e completo, ricco di consigli su come farlo crescere al meglio, senza trascurare gli imprevisti, i piccoli contrattempi, le preoccupazioni (quasi sempre immaginarie).
Giuseppe Ferrari è primario emerito della divisione di Pediatria e neonatologia dell’Ospedale Umberto I di Torino. Ha inoltre collaborato a progetti dell’Unicef e del ministero della Sanità per la cura dell’infanzia. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Il suo Bambino 2000 (Sonzogno 1989) resta uno dei punti di riferimento della letteratura per le neomamme.