Siete in attesa di un bimbo e desiderate scoprire la data del parto? Basta contare le settimane dal giorno del presunto concepimento, il metodo che utilizzano anche medici e ginecologi per aiutare le loro pazienti a scoprire in maniera esatta quando verrà al mondo il nascituro. Per risalire alla data esistono vari metodi che adesso andremo ad elencare, così come le applicazioni per smartphone che permettono di monitorare costantemente non solo l’andamento del ciclo mestruale, ma anche la data del concepimento e quella della conseguente nascita.
Come scoprire quando è iniziata la gravidanza
E’ un errore considerare che il calcolo della data del parto debba essere eseguito a partire dal concepimento; l’orologio di una donna si basa sull’andamento del suo ciclo mestruale, motivo per cui diventa necessario se si è alla ricerca di un figlio, appuntarsi l’ultima data delle mestruazioni per poter successivamente effettuare il calcolo delle settimane. Una volta terminato il ciclo mestruale trascorrono all’incirca dieci giorni prima che la donna diventi fertile e quindi in grado di concepire. Quando dunque una donna scopre di essere in attesa di un bimbo bisogna partire dalla cosiddetta “data zero”, l’ultimo giorno del ciclo mestruale. Dal giorno seguente a questo si inizieranno a contare le cosiddette “settimane di gravidanza”. Perché si parla di settimane e non di mesi? E’ molto più facile anche secondo i medici e gli esperti, tenere in considerazione i giorni in base alla cadenza settimanale, visto e considerato che i giorni di ciascun mese possono variare.
Alla data del parto si giunge contando pressoché quaranta settimane di gestazione, 280 giorni che trascorrono dalla data delle ultime mestruazioni. Online è possibile scaricare da appositi siti anche delle tabelle che una volta stampate e compilate possono esservi utili per contare in maniera esatta le settimane della vostra gravidanza, così come semplicemente utilizzando gli appositi simulatori online potrete anche inserire la data del vostro ultimo ciclo mestruale e in automatico dopo un paio di secondi potrete conoscere la data ipotetica in cui metterete al mondo vostro figlio. In ogni caso i moderni test di gravidanza o le analisi del sangue effettuate presso delle aziende specializzate sono in grado, al giorno d’oggi, di stabilire la data esatta del concepimento solo attraverso la misurazione della percentuale dell’ormone della gravidanza, il Beta hCG contenuto all’interno del sangue.
Come imparare a suddividere le settimane di gravidanza
Per contare le settimane di gravidanza è bene realizzare un piccolo schema anche fai da te grazie al quale potrete tenere il conto non solo delle settimane, ma aggiornarlo anche in base alla crescita del vostro bebè; viene chiamato giorno zero quello risalente alla data dell’ultima mestruazione; dal giorno seguente si inizia a parlare di prima settimana di gravidanza fino al sesto giorno successivo; la seconda settimana di gravidanza inizia invece a sette giorni compiuti e termina dopo tredici giorni. Dal quattordicesimo giorno in poi si inizia a contare la terza settimana, che avrà fine dopo venti giorni. Il ventunesimo giorno dal concepimento ha inizio la quarta settimana di gravidanza che terminerà a tre settimane e sei giorni per dare inizio alla quinta, costituita da quattro settimane e sei giorni. Siamo quasi al secondo mese di gravidanza. Cosi facendo bisognerà giungere fino alla tanto attesa quarantesima settimana alla quale andranno sommati gli ultimi sei giorni, quelli che all’ultimo vi riveleranno l’ipotetica data di nascita del vostro bimbo.
Una volta terminati i primi tre mesi di gravidanza, ovvero dal conto di otto settimane e sei giorni, inizia il secondo trimestre di gravidanza, quello che si chiuderà al sesto mese, ovvero al raggiungimento della settimana di gravidanza numero ventidue più sei giorni. Il settimo mese di gravidanza inizierà dal giorno seguente a finirà alla trentesima settimana più sei giorni. Dalla ventottesima alla quarantesima settimana di gravidanza ha inizio il terzo trimestre, al termine del quale, dopo il conto arriverete a scoprire la data della nascita. Questo metodo che abbiamo appena descritto basato sul calcolo a settimane e sui tre trimestri è quello più utilizzato anche dai ginecologi e prende il nome di “regolo ostetrico”edogni settimana si aggiorna con i dati relativi sia alla salute della mamma che alla salute del nascituro e a mano a mano, con il passare dei giorni si giunge fino alla fatidica data del parto. Il metodo che abbiamo descritto non è però da considerarsi valido se si cerca di stabilire la data presunta del parto basandosi su gravidanze avvenute con fecondazione in vitro o con iniezione intra citoplasmatica. Queste tipologie di gravidanze possono subire ulteriori ritardi se si considerano i giorni che gli spermatozoi impiegano per impiantarsi all’interno dell’utero, motivo per cui non sono attendibili i normali metodi che vengono utilizzati per il calcolo della settimane di gravidanza. In questo caso di solito si sottraggono quattrodici giorni dalla data dell’ultimo ciclo mestruale e si prosegue contando le settimane fino a giungere alla trentottesima, quella a partire dalla quale potrà avvenire il parto.
Alcune credenze popolari si basano anche sul fatto che secondo le fasi lunari, quando la luna si mostra nella sua totalità, non solo si tratta di periodi più fertili e propensi al concepimento, ma è addirittura possibile risalendo alla data del concepimento conoscere sì, la data del parto come abbiamo visto sopra, ma anche il sesso del futuro nascituro. Una credenza cinese spiega che tenendo in considerazione la data del concepimento e la data di nascita della madre è possibile conoscere il sesso del feto. La tabella per scoprire il sesso del nascitura in base alla data della vostra nascita si può trovare facilmente online semplicemente digitando “tabella cinese della gravidanza” all’interno del motore di ricerca. Ricordate in ogni caso che la considerazione della data del parto è solo “presunta”, a determinare infatti il momento della nascita di vostro figlio vi sono molti altri fattori, come la sua salute o la sua posizione; non a caso alcuni medici decidono di indurre o posticipare il parto slittando da quella che inizialmente sembra essere la data del parto.