Lo smart working ha tanti vantaggi, nel mio caso il primo tra tutti è stato quello di poter crescere i miei figli. Mia mamma e mia sorella vivono all’estero, mio marito è fuori per lavoro tutto il giorno, avendo una ditta privata. Quindi sono sempre stata sola con i miei due bambini che non volevo far crescere a qualcun altro.
Il lavoro da casa mi ha permesso comunque di mantenere una certa indipendenza economica e individuale, continuando a fare contemporaneamente la mamma e la casalinga.
Non dovendo fare spostamenti si risparmiano tantissimi soldi, se vuoi puoi lavorare in qualsiasi momento e ovunque il che da una parte, a volte, diventa anche una negatività perché è difficile staccare.
Ho aperto il mio primo blog super-mamme.it nel 2009 e sono stata ferma solo una settimana. Quando si è sposata mia sorella, nel 2015, continuando comunque a rispondere alle e-mail.
Sappiamo di non fare un lavoro indispensabile ma si ha sempre l’impressione che se non si risponde presto e non si è sempre disponibili, si possono perdere buone opportunità. Quindi sì è un lavoro, no, non stiamo tutto il giorno a bere moito sulla spiaggia!
La parte più negativa dello Smart Working secondo me è la solitudine che si può combattere ad esempio andando nelle aree dove si affittano delle scrivanie, come a Piano C.
Dove abito io non esiste ancora niente del genere, quindi cerco di partecipare ad eventi, faccio amicizia con altre blogger ed anche se ci sentiamo solo on-line è sempre un modo di fare network.
Sono una persona che sta bene da sola, mi piace stare a casa, quindi tutto sommato non mi lamento. Meglio la solitudine che colleghi o peggio ancora capi rompiscatole!
Lavoro soprattutto la mattina quando i miei figli sono a scuola. Ho intenzione di incrementare i miei corsi on-line e magari anche le ore di lavoro ma tra qualche anno, quando i miei ragazzi diventeranno indipendenti e il pomeriggio non avranno più bisogno di me.
Da quando ho scoperto la tecnica del batching sono diventata molto più produttiva, se non sai che cos’è vai a leggere il mio post sull’argomento.
Lo Smart working può essere il lavoro da casa che fa per te.
Purtroppo in Italia siamo veramente lontani dalla possibilità di conciliare la vita personale e professionale. Vedo mia sorella in Olanda che ha tutta un’altra organizzazione. Lei ha continuato a lavorare anche dopo che è nato il suo bambino, le hanno concesso un part-time verticale, lavora tre giorni su sette.
Ci sono centinaia di opportunità diverse dove poter portare i propri bambini quando si è al lavoro, in base al esigenze economiche ed emotive dei genitori. Secondo me non è un caso che in Olanda si fanno 2/3 bambini per famiglia mentre in Italia solo uno.
Gli strumenti indispensabili per lavorare come blogger sono: un’ottima connessione ad Internet, un buon PC e un cellulare performante. Se proprio si vuole esagerare anche un’ottima macchina fotografica ma non è indispensabile. L’ho comprata ma quando ho l’iPhone la uso pochissimo.
Fate le cose in modo professionale, avrete più credibilità, ad esempio utilizzate un per fare le fatture Invoicex è un ottimo programma di fatturazione, gratuito e i sistemi operativi supportati sono: Windows, macOS e Linux. Quando inviate la fattura, stampate gl’indirizzi sulle buste da lettera attraverso la stampa etichette adesive, sembrano piccolezze, invece danno la percezione che per voi è un lavoro e non un hobby.
Lavorare da casa costa poco, e fino ad ora non mi è mai capitato di dover affrontare spese impreviste (per fortuna!).
Per quanto riguarda invece le esigenze familiari, le spese impreviste capitano di continuo, non ultimo entrambi i miei figli hanno dovuto mettere l’apparecchio ortodentistico che ha costi piuttosto alti.
Il modo migliore per risparmiare secondo me è mantenere un’ottima contabilità. Ho sempre fatto il bilancio familiare, da qualche anno scrivo anche la tutte le settimane sulla Kakebo. Per chi non la conosce è un diario che usano le casalinghe giapponesi che serve appunto per fare il bilancio familiare.
Ci sono tantissime voci dove segnare le spese, così si ha una visione chiara di dove finiscono i soldi e quindi anche di dove si può risparmiare.
Non credo che sullo spendere si può dare una regola valida per tutti, ad esempio per me i soldi spesi in abbigliamento sono inutili mentre tra le spese indispensabili ci sono i viaggi. Probabilmente per molte famiglie é vero l’opposto.
Come tutti i lavori in proprio. Nei momenti buoni se nessuno ci infastidisce riusciamo a seguire il flusso del lavoro e a portare avanti tantissime attività.
Dall’altra parte nei momenti di stanca non c’è nessuno che ti pungoli o ti controlli, quindi è più facile lasciarsi andare e distrarsi, rispetto a quando si lavora come dipendente.
Credo che scegliere questo tipo di lavoro dipenda anche dal carattere della persona, non tutti sono fatti per lavorare in proprio o per lavorare da soli e tu? Vorresti lavorare da casa?
Se vuoi maggiori informazioni sull’argomento, puoi seguire il mio corso per diventare blogger oppure fare una call con me su skype, scrivimi ad angelaercolano@yahoo.it.
Se ti va guarda il mio video in cui ti racconto di come affronto lo smart working e fammi sapere che cosa ne pensi!