Edito da Feltrinelli è una raccolta di riflessioni sui giovani e i bambini che Bollea ha scritto negli anni, per l’autore il fondamento dev’essere la famiglia che deve fungere da contenitore e da rete e subito dopo viene la scuola che deve mettere il primo mattone.
Il libro non tralascia nessun argomento anche i più spinosi come il proliferare della pedofilia che lui divide in due tipi: quella reale fatta da persone malate mentalmente che “amano” a loro modo i bambini e che una volta usciti di prigione reiterano nel comportamento sbagliato. Quella moderna una devianza perversa perpetrata da persone “normali” senza valori morali.
Per questo è importante consigliare ai bambini e ai ragazzi di stare lontani dagli sconosciuti, da luoghi scuri o isolati di non accettare mai nulla dagli sconosciuti e tanto altro ancora … per preservare i nostri ragazzi da un’esperienza che li penalizzerebbe per sempre.
La droga a partire da quelle più conosciute come alcool e fumo a quelle più pericolose le sintetiche del “sabato sera” contro le quali solo una corretta informazione familiare può aiutare.
Educazione sessuale e sentimentale per evitare malattie e gravidanze adolescenziali.
L’articolo che mi è piaciuto di più è stato “ridateci il cortile” in cui chiede più servizi per i bambini e gli adolescenti anche come lotta alla criminalità, droga e aggressività che la noia e la non appartenenza possono generare.
questa frase:
“è una raccolta di riflessioni sui giovani e i bambini che Bollea ha scritto negli anni”
è falsa, perché il libro è una raccolta di articoli apparsi sulla rivista “Gente”