In attesa: Quattro anni o quaranta settimane, la dolce attesa per diventare famiglia
Avendo avuto già due bambini, e per fortuna essendo rimasta incinta velocemente con me la ragazza protagonista del libro.
Mi hai incuriosito di più la parte che riguarda la mamma che non può avere bambini suoi e quindi decide per l’adozione. Quando eravamo fidanzati avevo sempre detto al mio futuro marito che se non saremmo usciti a diventare mamma e papà di nostri figli naturali sarei passata all’adozione. Non riuscivo a pensare a noi come ad una famiglia senza figli.
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In attesa: Quattro anni o quaranta settimane, la dolce attesa per diventare famiglia la trama.
Due donne, due storie. Caterina e Paola si muovono in tempi e spazi differenti nel percorso per diventare madri e raccontano l’esperienza dell’attesa: 40 settimane di gestazione per una, quattro anni di altalene burocratiche per l’altra.
Le emozioni della gravidanza e dell’adozione si riflettono in una narrazione coinvolgente in cui il pubblico femminile si ritrova con facilità ed empatia. “In attesa” è però un libro che parla anche agli uomini, ai compagni, ai mariti, ai padri, coprotagonisti del libro che hanno l’opportunità di provare a “decifrare” quello che passa per la mente, il cuore e gli ormoni delle future mamme dei loro figli.
“Che due amiche si confrontino, l’una sulla gravidanza, l’altra sull’adozione, non è cosa da nulla. Non soltanto perché inconsueta, ma anche perché molto spesso chi deve adottare vorrebbe essere al posto di chi vive una gravidanza, e chi è incinta non vede nulla in comune con chi non può esserlo. (…) “In attesa” nasce da un’idea originale, sviluppata minuto per minuto, sensazione per sensazione fino alle due ‘nascite’”. (Federica Mormando)
Le emozioni della gravidanza e dell’adozione si riflettono in una narrazione coinvolgente in cui il pubblico femminile si ritrova con facilità ed empatia. “In attesa” è però un libro che parla anche agli uomini, ai compagni, ai mariti, ai padri, coprotagonisti del libro che hanno l’opportunità di provare a “decifrare” quello che passa per la mente, il cuore e gli ormoni delle future mamme dei loro figli.
“Che due amiche si confrontino, l’una sulla gravidanza, l’altra sull’adozione, non è cosa da nulla. Non soltanto perché inconsueta, ma anche perché molto spesso chi deve adottare vorrebbe essere al posto di chi vive una gravidanza, e chi è incinta non vede nulla in comune con chi non può esserlo. (…) “In attesa” nasce da un’idea originale, sviluppata minuto per minuto, sensazione per sensazione fino alle due ‘nascite’”. (Federica Mormando)