Diversi anni fa ho visto il film: Mangia, prega, ama. Adoro Julia Robert che per me è una garanzia, invece il film mi h annoiato tantissimo, sarà stata la regia. Quando ho letto il libro di Elizabeth Gilbert, l’autrice di mangia, prega, ama Big Magic che mi è piaciuto tantissimo, mi è venuta la voglia di leggere i suoi lavori precedenti e soprattutto questo che è stato un best seller e l’ha resa celebre.
Mi è piaciuto che per ritrovare se stessa ha intrapreso un viaggio, anche io trovo che viaggiare mi chiarisce molto ciò che voglio fare, come se prendendo le distanze dalla routine quotidiana ci riusciamo a guardare da fuori. Mi piacciono anche i luoghi che a scelto per il suo viaggio e le motivazioni per cui le ha scelte. In effetti siamo fatti di carne, spirito e sentimenti e solo quando tutti e tre vanno bene, possiamo stare bene anche noi.
Acquista: Mangia prega ama
Mangia prega ama la trama:
Liz è bella, bionda, solare; ha una grande casa a New York, un matrimonio perfetto, un lavoro invidiabile. Eppure, in una notte autunnale, si ritrova in lacrime sul pavimento del bagno, con l’unico desiderio di essere mille miglia lontana da lì.
Quella notte, Liz capisce di non volere niente di tutto quello che ha, e fa qualcosa di cui non si sarebbe creduta capace: si mette a pregare. Come reagireste se Dio (o qualcosa che gli assomiglia) venisse a toccarvi il cuore e la mente, non per invitarvi alla pazienza e alla rassegnazione, ma per dirvi che avete ragione, quella vita non fa per voi?
Probabilmente fareste come Liz: tornereste a letto, a pensarci su. A raccogliere le forze, perché il bello deve ancora venire. Un amarissimo divorzio, una tempestosa storia d’amore destinata a finir male e, in fondo, uno spiraglio di luce: un anno di viaggio alla scoperta di sé.
In questo irresistibile diario-confessione, Elizabeth Gilbert ci racconta le tappe della sua personalissima ricerca della felicità: l’Italia, dove impara l’arte del piacere, ingrassa di 12 chili e trova amici di inestimabile valore; l’India, dove raggiunge la grazia meditando in compagnia di un idraulico neozelandese dal dubbio talento poetico; e l’Indonesia, dove uno sdentato sciamano di età indefinibile le insegna a guarire dalla tristezza e dalla solitudine, a sorridere e a innamorarsi di nuovo. “Mangia prega ama” è la storia di un’anima irrequieta, con cui è impossibile non identificarsi.