Mia sorella Aurelia vive in Olanda ed è venuta a farci visita per 10 giorni, in vacanza in Italia. Abituata al clima freddo dell’Olanda, qui con il caldo umido si sentiva impazzire. Nemmeno le gite al mare o in piscina hanno aiutato. Così mi è venuta l’idea di andare a fare una gita a monte Faito.
C’è una bel club privato attrezzato con la piscina, campi da bocce, tennis, calcio, parco giochi. Se si vuole accedere solo al parco il prezzo è di 3 euro a persona, se volete usufruire della piscina 10 euro. Noi abbiamo scelto la prima opzione, per organizzare un breve pic-nic, avere il bar e il bagno a disposizione. Mentre i bambini giocavano ci siamo stese al sole (che qui è molto più fresco) a riposare.
Se volete potete andare sulla Chiesa di San Michele, il punto più alto e godervi il panorama, passeggiare per gli alti faggi e castagni presenti sul monte, mangiare in uno degli ottimi ristoranti disseminati nella zona.
Un po’ di storia:
Il monte Faito è una montagna facente parte della catena montuosa dei monti Lattari: alto 1.131 metri, ha accesso sia da Castellammare di Stabia, che da Vico Equense ed è inoltre raggiungibile con l’omonima funivia, gestita dall’Ente Autonomo Volturno, dalla stazione di Castellammare di Stabia.
Quindi potete salirci con l’automobile come ho fatto io, oppure con la funivia e poi camminare per il bosco a piedi. C’è ogni 1/2 ora una corsa, noi una volta l’abbiamo presa e Second gridava Aiutooo! Ma era piccolo, in realtà non fa paura anzi è panoramico il viaggio, ve lo consiglio se siete dalle nostre parti.
Il suo nome deriva dall’enorme presenza di faggi. Nei secoli scorsi, la montagna fu sfruttata per la produzione di legno: fu proprio grazie a questa importante risorsa che nel 1783 il re Ferdinando I delle Due Sicilie poté costruire a Castellammare di Stabia il cantiere navale, il quale si riforniva di legname provenienti proprio dai boschi del Faito, per la costruzione delle navi (che funziona tutt’oggi).
Altra importante funzione che aveva la montagna riguardava la produzione di ghiaccio: durante la stagione invernale infatti, ampi fossati, venivano riempiti con strati di neve e foglie, che con il passare del tempo, diveniva ghiaccio da poter utilizzare soprattutto durante la stagione estiva per la conservazione dei cibi.
I miei figli indossano un baby look Original Marines, un marchio con cui mi trovo molto bene. I tessuti sono di qualità, i prezzi ottimi (non dimentichiamoci che ad ogni stagione crescono i nostri bambini, mi sembra superfluo spendere una fortuna per il loro abbigliamento).
Le linee sono comode, ideali per Second che non sta un’attimo fermo, ma anche moderne come piacciono a First che si sta facendo un ragazzo. Devo dire che il suo completo con le finte macchie di pittura è piaciuto a tutti, grandi e piccini.
Il brand Original Marines vuole che i suoi abiti e chi li indossa esprimano il concetto di: libertà, qualità e originalità, senza alcun limite. E voi, quanto siete Original?