96 lezioni di felicità

96 lezioni di felicità

96 lezioni di felicità

E’ il nuovo libro che segue Il magico potere del riordino.

Marie Kondo questa volta ci spiega che per lei la felicità è avere una casa pulita ed ordinata, circondati dagli oggetti che amiamo e non potrei essere più d’accordo con lei, mi piace fare i mestieri di casa, se vedo la casa sporca oppure in disordine non mi sento per niente bene.
Badate bene che non dovete buttare tutti i vostri oggetti in modo indiscriminato, bensì circondarvi solo di cose che vi rendono felice, che vi piacciano e vi trasmettano un’emozione.
Personalmente non amavo i fiori recisi, mi dispiaceva il fatto che seccassero in fretta. Poi ho letto la poesia che diceva che i fiori nascono e godono nell’essere adorati, d’altronde anche sulla pianta dopo poco sfioriscono. Siccome vederli sul tavolo del salotto mi reca grande gioia, ho cercato informazioni in rete per mantenere il più lungo possibile i fiori recisi e adesso li acquisto senza più sensi di colpa.
Dopo aver deciso quali sono gli oggetti che vogliamo conservare, dobbiamo scegliere il posto dove devono stare e soprattutto rimettono sempre lì se vogliamo mantenere la casa ordinata (un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto).
Questo nuovo libro sul metodo konmari rispetto a quello precedente (in cui l’autrice ci raccontava anche parte della sua vita) e’ più che altro una guida illustrata al riordino.
Per prima cosa dovete decidere che cosa tenere e cosa buttare via quando avrete deciso cosa tenere sarà arrivato il momento di riordinare ma dovete imparare a riordinare per categoria, non per stanza, altrimenti rischiate solo di spostare gli oggetti da una parte all’altra della casa.
Riordinare e diverso da pulire, nel primo caso vi dovete focalizzare sugli oggetti, nel secondo sullo sporco.
Tutti possono riordinare, anche le persone che pensano di non esserne capaci, anzi loro saranno sicuramente quelle che troveranno più soddisfazione dall’imparare l’arte del riordino. Se vi sentite stanchi e pensate che non ci riuscirete mai a concludere il nostro riordino, fate una foto della stanza prima che partiate all’attacco, ed una com’è dopo il vostro riordino, così vi darete la carica nei momenti di stanca.
Se dopo il riordino la stanza vi sembra spoglia, aggiungete un po’ di colore che può essere: un quadro, una coperta o semplicemente un fiore.
Gli oggetti più difficili da sistemare sono quelli misti, se voi ne avete tanti, prendete quelli che volete tenere e metteteli tutti in una scatola rigida, dopodiché selezionateli per categoria e decidete dove riporli.
Le categorie migliori sono quelle per materiale ovvero: carta, ceramica, vetro, tessuto.

L’ingresso deve essere sgombro, il salotto comodo e accogliente, la cucina con tutto apposto negli armadietti e il più semplice possibile da pulire. Bagni puliti e ordinati senza troppi prodotti doppi. Camera da letto pulita e ordinata armadi perfetti grazie al metodo delle piegature.
Una volta che avrete finito il grande riordino, il riordino quotidiano consiste nel mettere a posto le cose quando le avete utilizzate, ringraziarle e averne cura dopodiché non vi resta che pulire.
È importante non buttare le cose delle altre persone o costringerle anche ordinarli ognuno in famiglia deve avere un suo spazio personale da poter gestire come meglio crede.

La casa si riordina in questo modo:
Abiti, libri, documenti, komono (oggetti misti; elettrici, hobby, cancelleria) e oggetti di valore affettivo.
Vedrete dopo aver letto questo libro, verrete presi da un desiderio incontenibile di ordine!

96 lezioni di felicità la trama:

“La vita comincia davvero solo dopo aver messo ordine in casa. Ecco perché ho dedicato gran parte dell’esistenza all’arte del riordino. Voglio aiutare più gente possibile a eliminare il disordine una volta per tutte.”

«Avete bisogno del Grande Riordino, quello che cambia la vita e risolve il problema alla radice. Avete bisogno di Marie Kondo» La Stampa

«Il manifesto dell’ordine scritto da una fata zen che è in grado di risvegliare l’anima delle cose» The New York Times

Forse dedicare la propria vita alla soluzione del problema del disordine, visto come una vera e propria malattia sociale, è un po’ esagerato anche per i nostri canoni di italiani, fissati con la salute e l’igiene. Eppure questa ragazza giapponese, Marie Kondo, vi si è dedicata con passione fin da bambina, specializzandosi in questa disciplina all’università e facendone oggetto della sua professione: tiene corsi in patria e all’estero, e le sue consulenze per trasformare case disordinate in luoghi di sogno sono ormai leggendarie.
Il primo volume Il magico potere del riordino (A. Vallardi, 2014) in Italia ebbe un successo clamoroso e inaspettato anche grazie ad una grande esposizione mediatica. Ma l’attenzione del pubblico, in questo caso, non è stata calamitata tanto dal personaggio Marie Kondo quanto dal metodo Konmari che considera il riordino della casa e di tutti gli oggetti in essa contenuti come una via per il raggiungimento della felicità.

«Il criterio per decidere cosa tenere o cosa buttare» spiega l’autrice nella prefazione di questo libro «sta nella capacità dell’oggetto di irradiare felicità. Al momento di scegliere dovete toccarlo, e intendo proprio tenerlo con fermezza con entrambe le mani, stabilendo un contatto con esso. Prestate grande attenzione alle reazioni del vostro corpo in questo istante. Quando qualcosa vi trasmette felicità, dovreste avvertire una sorta di brivido, come se le cellule del vostro corpo si destassero lentamente. Quando tenete in mano qualcosa che non vi ispira gioia, invece, vi sembrerà che il corpo diventi più pesante».

Il primo passo è quindi quello di instaurare un contatto con l’oggetto, sentire quale tipo di emozione ci trasmette e decidere in questo modo se tenerlo o disfarcene. Da questa piccola rivoluzione, che non tiene conto né del valore materiale della cosa né della sua utilità, parte il metodo Konmari. Il resto sono per lo più dei consigli pratici su come tenere ordinati gli armadi, i cassetti e le varie dispense della nostra cucina.
In questo volume, ricco di illustrazioni che spiegano passo passo come fare, vengono esaminati tutti gli ambiti in cui occorre ordinare, tenendo ben presenti due importanti premesse: 1) C’è un ordine da seguire anche nel fare ordine. 2) Fare ordine deve renderci felici. A questo punto può iniziare il training: una serie di lezioni pratiche che partono dal modo corretto di piegare e riporre gli indumenti e proseguono con i libri, gli utensili di casa, la cucina, gli alimenti e quant’altro.
L’obiettivo non è solo quello di aumentare la felicità, ma quello di “eliminare l’essenza dell’antifelicità”, cioè disfarsi degli elementi che non proiettano alcuna gioia e che sono solo appendici estranee degli oggetti che abbiamo in casa. Alla fine di questo percorso la nostra casa emanerà felicità, se non credete alle parole di Marie Kondo, provate il suo metodo e poi… chiedetelo ai vostri cassetti.

Per acquistare il libro cliccate sull’imagine sottostante, grazie mille! Angela

Ho preparato anche un video in cui vi spiego cosa ho trovato interessante in questo libro, buona visione.

4 commenti su “96 lezioni di felicità”

    • Sono diversi però il metodo è quello di certo non ho avuto l’illuminazione come è successo con il primo libro, ma non mi è dispiaciuto averlo comprato, un bacione buon week end <3

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  1. Io non l’ho mai letta, ma ultimamente avevo visto questo libro sugli scaffali ed ero curiosa. Anche perché un anno e mezzo fa mi ero “convertita” al metodo Fly Lady e le aveva funzionato,mi aveva dato un’impostazione mentale tutta diversa da prima, perciò casa più di tanto non si incasinava, ma con il trasloco e dopo aver ripreso a lavorare da casa tutto era tornato un po’ più caotico, quindi mi sto tirando le orecchie da sola e dovrei riprendere le buone abitudini. Si sta davvero più serene con l’ordine intorno e comunque basta prendere la giusta strada e tutto diventa in discesa 😉 sugli armadi ecco…sono un bel tallone d’Achille. Se effettivamente inizio ti saprò dire!

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