Finché amore non ci separi
Bello, bello questo romanzo di Anna Premoli, com’è vero che quando ci si sta antipatici, spesso c’è un forte interesse sotto.
A volte ci facciamo condizionare dalle nostri convinzioni: siamo troppo diversi, le nostre famiglie non andranno mai d’accordo, non potrei mai sopportarlo per sempre…
Sapete che vi dico? Se avessi dovuto scegliere Superdaddy a tavolino probabilmente non lo avrei fatto, siamo molto diversi come: famiglia di origine, interessi, carattere.
Eppure sono più di venti anni che stiamo insieme, è vero che gli opposti si attraggono ma non solo questo, credo che essere molto diversi aiuti anche ad annoiarsi negli anni.
L’importante è avere gli stessi valori sulle cose fondamentali della vita: famiglia, lavoro, denaro, salute.
Finché amore non ci separi la trama:
Amalia Berger è un affermato avvocato newyorkese, nota nel foro come “la regina di ghiaccio”. I ricchissimi genitori però le riservano da sempre poche attenzioni.
Ryan, di origini irlandesi, è il maggiore di quattro figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub nel cuore della Grande Mela. I due si sono conosciuti alla scuola di legge di Yale, dove è nata la loro reciproca antipatia.
Amalia è poi rimasta a New York, mentre Ryan ha fatto carriera a Chicago. Finché un giorno, l’offerta di un posto da vice procuratore lo riporta a New York.
Il primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: l’arresto per guida in stato di ebbrezza di una ragazza dell’alta società. Ma quel che appare semplice, si può complicare inaspettatamente, se per esempio l’avvocato difensore della ragazza è proprio quella Amalia Berger, che Ryan non vede da almeno dieci anni…
Lo scontro in aula degenera a tal punto che il giudice condanna entrambi a una pena esemplare, che li costringerà a trascorrere parecchio tempo insieme. E cosa può accadere se due persone che si detestano dal profondo del cuore sono costrette dalla legge a collaborare?