Dal genitore-bonsai al genitore-ponte
Dal libro:«L’arte di negoziare con i figli»
Gli autori Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini tratteggiano 5 tipi di “nuovi genitori” e invitano a «non farsi catturare dal mito del genitore perfetto», cercando semplicemente di «essere sufficientemente buoni». Un libro sul delicato rapporto genitori-figli che promuove la mediazione educativa: una strategia per trovare accordi che accontentino entrambe le parti, senza lasciare né vincitori né vinti. In un’ottica che prende dal business la legge del win-win dove attraverso la mediazione sono tutti soddisfatti.
La trama Dal genitore-bonsai al genitore-ponte:
«Il mestiere più difficile? Quello del genitore». Sempre più spesso si sente pronunciare questa risposta ed effettivamente la funzione educativa è diventata, negli ultimi anni, sempre più complessa. Lo psicoanalista Giuseppe Maiolo e la psicologa e psicoterapeuta infantile Giuliana Franchini affrontano quotidianamente questa realtà, misurandosi con le sfide impegnative dell’educazione familiare.«Sospinti dal bisogno di sapere come fare e come comportarsi con i figli – scrivono gli autori – afflitti da una crescente quantità di dubbi, i nuovi genitori si interrogano di continuo e con non poca sofferenza sulla funzione educativa».Nuovi genitori che si sentono «fragili e inadeguati», faticano ad affrontare le difficoltà quotidiane, non riescono a mantenere la «giusta distanza» nella relazione con i figli. E, quindi, per affrontare questa delicata fase è necessario un cambio di prospettiva.
«La sfida per i nuovi genitori non è tanto quella di saper fare quanto piuttosto il saper essere», sottolineano Maiolo e Franchini. «Il che vuol dire tentare ogni giorno di non farsi catturare dal mito del genitore perfetto cui oggi si aspira sempre di più, e accontentarsi di essere sufficientemente buono, come diceva lo psicoanalista inglese Donald Winnicott». In virtù della loro lunga esperienza sul campo, in seguito a centinaia di incontri con genitori e adolescenti, gli autori tratteggiano in L’arte di negoziare con i figli – pubblicato dalle Edizioni Centro Studi Erickson di Trento – cinque tipologie di «nuovi genitori».
- il comandante: una tipologia che un tempo dominava, basandosi sul concetto di capofamiglia, ma che anche ai giorni nostri non è del tutto scomparsa, anche se è meno diffusa. (Diciamo che mi riconosco.)
- il coniglio: preoccupato di tutto, guardingo, sempre in allarme. Concentrato sui pericoli, tende a essere insicuro e proteggere oltre misura.
- il bonsai: mai cresciuto e rimasto sempre piccolo e poco visibile. Più di apparenza che consistente sul piano formativo ed educativo, è in difficoltà nell’affrontare le responsabilità della funzione genitoriale. Ha radici piccole e quindi non è solido nell’educazione.
- lo Sherlock Holmes: non si accontenta facilmente di quello che fa, è sempre sulla traccia di qualcosa di nuovo da scoprire. Osserva e ascolta attentamente e sa calarsi nei panni degli altri con empatia. Un genitore esigente, ma non pretenzioso.
- il ponte: quello che rappresenta la costruzione più difficile da realizzare perché deve collegare con equilibrio due sponde. Quello che dovrebbe fare un genitore sufficientemente buono, che riconosce a se stesso le sue responsabilità e la sua nobile funzione di accompagnare un figlio da un territorio all’altro. (Quello che aspiro a diventare.)
La figura del genitore ponte introduce di fatto il tema della mediazione. Il libro, infatti, è costruito sull’idea che questo possa essere uno strumento di aiuto nelle situazioni problematiche dove, sul piano educativo, è utile evitare non tanto lo scontro, quanto un improduttivo e pericoloso braccio di ferro.
Gli autori:
Giuseppe Maiolo è psicoanalista, giornalista e scrittore. Svolge attività clinica con adulti e adolescenti e si occupa da anni di educazione familiare.
Giuliana Franchini è psicologa e psicoterapeuta infantile. Da sempre si è occupata di violenza sui minori e sulle donne.