Expo in famiglia
Siamo stati ad Expo con tutta la famiglia due giorni: domenica e lunedì. Il primo giorno abbiamo visitato il padiglione zero poi c’erano degli eventi all’albero della vita (mi ero scaricata sul cellulare l’apposita App che mi avvertiva di tutti gli eventi del giorno) quindi abbiamo preso il bus che ci ha portato alla fermata numero quattro.
Piccolo excursus sui pullman: passano di continuo sempre nello stesso verso e le fermate sono da 1 a 10 visibili tramite dei cartelloni.
L’Albero della vita è la cosa di Expo che ha più emozionanti bambini, ogni ora suona, diventa luminoso, fa le bolle di sapone, fa dei ventagli e dei fiori.
Il primo giorno c’erano tantissime persone quindi abbiamo deciso di fare un giro esterno e poi il giorno seguente e dettagli vari padiglioni siamo partite come vi dicevo da metà più o meno dove c’è l’altro della vita e abbiamo proseguito verso il fondo.
Il secondo giorno che era lunedì eravamo convinti che saremmo potuti entrare in tutti i padiglioni, invece c’era ancora più gente che la domenica! Mi sono sentita come quelle persone che facevano le partenze intelligenti per andare in vacanza e si trovavano tutti imbottigliati nel traffico alle quattro di mattina.
In effetti l’Expo e visitato soprattutto da stranieri o da italiani non residenti a Milano, con tutti i milanesi con cui ho parlato, quasi nessuno ancora visitato Expo, quindi anche se è un giorno infrasettimanale troverete comunque tante persone.
Sono dovuta per forza salire a luglio perché avevo un evento ma in effetti non è il momento migliore per visitare Expo, perché lungo il decumano ci sono dei tendoni e almeno se si sta all’ombra anche se ovviamente fa comunque caldo, per entrare nei vari padiglioni le file sono tutte sotto al sole, quindi vi consiglio di portare i capelli, abiti freschi, scarpe comode (l’Expo è veramente enorme!) e soprattutto delle bottiglie vuote di acqua.
Spesso ci sono delle fontanelle di acqua fresca sia naturale che frizzante che potete riempire, non ho mai bevuto così tanto in vita mia.
Per i bambini non c’è molto, infatti secondo me per le famiglie avrebbero dovuto prevedere un servizio che avesse tenuto i bambini anche solo per un’ora, per permettere ai genitori di visitare un padiglione in tranquillità.
Mi è piaciuta molto anche l’iniziativa della Kinder che organizzava dei giochi tramite dei ragazzi federati Coni, tutto il percorso durava una mezz’oretta però i genitori devono rimanere a guardare i bambini che fanno le attività.
Un momento magico e divertente per tutti i piccoli visitatori è la parata della mascotte di Expo, Foody, che si tiene ogni giorno, alle 11.30 e alle 16 lungo il decumano.
Se siete come me ad Expo con i bambini, un luogo da visitare e sicuramente il Children Park, è un perccorso sensoriale che gli animatori spiegano ai bambini.
Davvero bello il padiglione zero dell’ONU che si trova all’inizio dell’esposizione universale.
Il padiglione Brasile con la sua immensa rete è stato il preferito dei bambini. Mio marito ci ha raccontato che in Brasile vengono realmente utilizzate nelle foreste per attraversare le paludi, o altro e sono collegate tra i vari alberi.
Mi avevano consigliato i Paesi Bassi per lo Street food, se non avessi avuto voglia di fermarmi a pranzo o cena nei ristoranti (ogni padiglione ha il suo) infatti c’erano tantissimi furgoni con: prosciutto cotto cucinato alla piastra, polpette e patatine fritte, wurstel, hamburger eccetera. Come vedete in foto c’era anche una piccola ruota panoramica che fungeva da bar, ti sedevi, vedevi il panorama e sorseggiavi la tua bibita ghiacciata.
Il padiglione Corea per i robot me l’ha consigliato la mia amica Chiara. C’erano i cibi “finti” ma gli odori “veri” non vi dico una fame!
Il più bello per noi è stato Azerbaijan l’ha visto First ed è voluto entrarci. Da fuori si vede un enorme palla trasparente e tante persone che ci camminavano all’interno, quando siamo entrati abbiamo trovato di fiori finti colorati, la particolarità era che passandoci la mano si illuminavano ed emettevano dei suoni, è stato veramente un momento magico.
Alle mie amiche sono piaciuti molto: Kazakistan, Israele e Kuwait. Purtroppo c’erano delle file interminabili e quindi non abbiamo potuto visitarli.
Mi dispiace dirlo ma il padiglione Italia è stato una delusione, tanto bello da fuori tutto bianco, ci hanno spiegato fatto di uno speciale materiale che attira le particelle di sporco ma allo stesso tempo rimane sempre pulito. Un’ora di fila per vedere tre stanze con monitor che rappresentavano le bellezze paesaggistiche e architettoniche dell’Italia, anche no!
Tutti mi chiedono se ne vale la pena, sicuramente in Italia forse non è vedremo un altro di Expo. Quindi se l’idea vi intriga perché non andare… tenete conto che non è economica, a noi è costato il viaggio quasi € 1000 per stare tre giorni a Milano, su questo post vi spiego passo passo tutte le spese. E che con i bambini è stancante, se avete bambini molto piccoli all’entrata è stata organizzata dalla chicco un’accoglienza che prevede area cambi e passeggini da prendere in prestito così non sarete obbligati a portarveli da casa.
Non mi resta che augurarvi buon viaggio qualora decideste di andare. Angela
bello, tante indicazioni utili…caro il soggiorno però 🙂 in effetti gli alberghi hanno triplicato le quotazioni di quel periodo.
Chiamali scemi 😉 quando gli ricapita un altro EXPO!