Epidurale a cosa serve?
Uno dei grandi interrogativi delle donne in attesa, quando si avvicina la data del parto è: durante il parto naturale epidurale si o epidurale no? Premettendo che ogni caso è a se e ogni donna è diversa, per poter decidere è importante avere le giuste informazioni.
Questo tipo di anestesia si effettua seduta o coricata su un fianco, nello spazio fra L2 e L3 o tra L3 e L4 (vertebre della zona bassa della schiena). Un piccolo tubo o catetere è inserito e l’ago viene attentamente rimosso lasciando il catetere in quell’area in modo che il farmaco possa essere somministrato periodicamente. Il catetere verrà fissato alla schiena per evitare che possa uscir fuori. Viene effettuata quando la donna avverte 2-3 contrazioni ogni 10 minuti, intervallate da pause di 3-5 minuti.
In caso di indecisione è possibile aspettare ancora un po’, ma non troppo a lungo. Lo scopo principale è quello di alleviare il dolore ma allo stesso tempo da la possibilità di avvertire le contrazioni e camminare per la stanza, se pur con assistenza. Il dosaggio del farmaco dovrebbe essere tale da ridurre il dolore soprattutto nella fase dilatante e solo in maniera parziale nel periodo espulsivo, in caso contrario sarebbe richiesta una dose troppo elevata di anestetico che impedirebbe di effettuare spinte efficaci. In teoria, la forza di spianta dovrebbe restare inalterata mentre la sensazione di spianta della testolina è avvertita meno, inoltre, di solito c’è un aumento della durata della fase di espulsione. I vantaggi nell’effettuare l’epidurale sono: maggiore sollievo se il parto è prolungato e aiuta a rimanere vigili e di partecipare attivamente al momento del parto. Tra gli svantaggi ritroviamo un possibile intorpidimento delle gambe e difficoltà a camminare e la probabilità di avere alcuni effetti collaterali come mal di testa, ronzio alle orecchie, un calo improvviso della pressione, nausea e difficoltà ad urinare. Secondo alcuni tale procedura potrebbe rendere il parto più difficile e aumentare il rischio di taglio cesareo, in quanto può rallentare il parto e rendere le contrazioni più deboli. Su tale affermazione ci sono pareri contrastanti e la maggior parte degli esperti ritiene che non sia così ma che comunque ci potrebbe essere una maggiore necessità di utilizzare la ventosa o la manovra di Kristeller.
Anche sugli effetti collaterali sul bambino vi sono molti pareri contrastati, anche se la maggioranza ritiene che non vi siano effetti collaterali dato il dosaggio del farmaco, che ricordiamo in Italia è molto basso rispetto ai dosaggi utilizzati in altri paesi come ed esempio negli Stati Uniti.
Ecco cosa ne pensano alcune mamme:
Io ho partorito senza epidurale , mi sono messa nella posizione che per me era più comoda e per sentire meno dolore … (Daniela)
io l’ho fatta e mi ha aiutata tanto, immagina di spingere per 4 ore con dolori atroci contro 4 ore di spinte solo nel momento necessario e con molta serenità. (Catia)
Io ho fatto l’epidurale, travaglio di 12 ore. Già dalle prime contrazioni dolorose stavo malissimo, vomitavo e svenivo, il dolore era insopportabile … quando sono arrivata ai 4 cm finalmente mi hanno fatto l’epidurale ed è stata una mano dal cielo, il dolore era molto più sopportabile e quando è arrivato il momento delle spinte l’ho sentito…la consiglio a tutte (Giulia)
Parto naturale,senza epidurale … la natura ci ha creato donne e mettere al mondo una creatura è il dolore più bello che auguro ad ogni donna… (Francesca)
Ho chiesto l’epidurale … ha fatto effetto subito , ha cambiato totalmente il mio parto e mi sono rilassata (Federica)
Voi cosa ne pensate?
Futura Mamma
Debora Monica Ercolano