Progetto: #findustrasparenza

La scorsa settimana sono stata a Roma ospite di thetalkingvillage per il progetto: #findustrasparenza.

La Findus ha aperto le porte a 15 di noi per farci vedere come funziona la loro fabbrica. Un bel freddino ci ha accolto dato che le verdure, il pesce e tutto ciò che viene prodotto in media deve avere una temperatura intorno che va dai -26° ai -16°.

Mi ha colpito che è molto meccanizzata, ci sono poche persone, al contrario di ciò che succedeva negli anni ’60, abbiamo visto le foto storiche e ci lavoravano tantissime donne.

Una delle nostre remore era sulla catena del freddo, non per quello che riguarda all’interno dell’azienda, non per quello che riguardava il trasporto, ma soprattutto per quando una volta arrivato nel supermercato quanto tempo ci mettevano per riporlo ne frigo.

In realtà ci hanno spiegato che anche a -6° il prodotto mantiene intatta la sua surgelazione, il problema sarebbe se per caso si rompono i frigoriferi. In questo caso ci ha spiegato Natascia Foglia che possiede un supermercato di famiglia, che esistono delle assicurazioni specifiche e che il supermercato non si arrischierebbe a mettere sul mercato prodotti andati a male.

Addirittura si può dire che le verdure surgelate sono: “più fresche del fresco” perché in 24h vengono raccolte e surgelate. Quindi mantengono anche più vitamine (che però attenzione possono perdersi se si utilizzano cattive modalità di cottura) secondo me ne perde un po il gusto perché l’acqua (ad esempio contenuta nelle verdure) si surgela e una volta scongelata fa perdere un po di consistenza ai vegetali, può succedere con le zucchine o con gli spinaci.

Grande successo ha avuto l’agronomo, che ci ha rassicurato sul fatto che le verdure sono tutte di certa provenienza, che loro controllano costantemente: terreni, pesticidi e falde acquifere. La qualità è certificata dal seme al prodotto finito.

Per chi ha avuto da ridire sul prezzo ci è stato giustamente fatto notare che sono prodotti: senza scarto, che la qualità si paga e che il tempo che noi risparmiamo ce lo mettono loro, e sappiamo benissimo che oggi il tempo è uno dei beni più preziosi.

In definitiva acquisterò sicuramente con più tranquillità i prodotti surgelati,soprattutto quando avrò voglia di prodotti che in quel momento non sono di stagione.

Voi utilizzate i prodotti surgelati? Vi trovate bene? Li consigliereste? Utilizzate solo marche note o anche “sconosciute?”

Buona giornata. Angela

 

4 commenti su “Progetto: #findustrasparenza”

  1. …. i miei vanno matti per i sofficini! Li uso come cibo emergenza 8quando non ho cose fresche in casa), non li mangiavo da anni e li ho riscoperti.
    Sulle verdure surgelate devo ammettere poca propensione semplicemente per il fatto che i miei bambini amano quelle crude (finocchi, carote)…

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  2. Grazie per aver condiviso questa bella e inusuale esperienza!
    Vi posso chiedere un approfondimento? C o sa vuol dire che controllano terreni, pesticidi e falde acquifere? Fanno analisi indipendenti? Sono terreni di loro proprietà? O si fanno semplicemente dare le copie delle certificazioni dai fornitori?
    Grazie mille!

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    • Ciao Elisa fanno analisi indipendenti, i loro agronomi affiancano per tutto il percorso il contadino (che è proprietario del terreno) dal seme, all’uso e alla quantità dei pesticidi, al prodotto finito. Sia prima di iniziare una collaborazione e fare un contratto, controllano tutto e continuano a controllare ogni anno. Si è parlato proprio di Caserta e loro hanno assicurato che non hanno nessuna produzioni lì, senza però penalizzare tutta la Campania (non sarebbe giusto) infatti hanno una produzione di patate nel salento.

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