Avevo già letto di Francesca del rosso, Mia figlia è una iena, molto carino, così quando il suo libro precedente: “La vita è un cactus” scritto insieme a Alessandra Tedesco è diventato un e-book ne ho approfittato per leggerlo sul mio tablet.
La vita è un cactus è carino, c’è al storia di queste donne alla prese con le pene d’amore e con i loro cactus, scelto ognuno in base al proprio temperamento e che riceve le stesse cure dedicate agli uomini, forse di più. Non ho mai acquistato un cactus ma mi è sempre piaciuto il cuscino della suocera…sarà un caso? 😉
La trama:
Protagoniste di questo romanzo ironico e divertente sono donne che hanno tutte una passione comune: i cactus. Ester, superata da un po’ la soglia dei 30, continua a sognare di fare la gallerista, ma deve accontentarsi di un lavoro sottopagato. Vive in simbiosi con un fedele compagno, il Bridgesii, specchio della sua vita amorosa spesso disastrata. E’ quello che fanno anche le sue amiche Paoletta, Miriam, Beatrice, Gaia e Camilla con la Mammillaria hirsuta, l’Euphorbia obesa, l’Espostoa lanata, il “sedile della suocera” e l’Agave bovicornuta. Fra ritorni di fiamma e nuovi amori, le storie spinose e succulente di Ester e le altre sono spesso al centro degli incontri del GAA, gruppo di auto-aiuto per cuori infranti. Fino al giorno in cui Ester riceve uno strano invito…
I segreti, le istruzioni per l’uso e le curiosità legati al magico mondo di cactuslandia sono arricchiti dalla matita di Lorenzo Chiavini .
I cactus ci danno una mano a riprenderci dai mal di cuore e ad avere rapporti più equilibrati con gli uomini: vanno annaffiati, ma non troppo perché possono marcire, né troppo poco sennò rinsecchiscono.
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p.s. l’ultimo libro che ha scritto “dizionario bilingue bambinese-italiano” sembra davvero carino qualcuna di voi l’ha letto?
la trama:
Nanna, pappa, bua… Un utile e divertente dizionario per capire la lingua dei nostri figli.
I bambini parlano una lingua tutta loro. Questo è il primo dizionario per capirla e tradurre finalmente parole come abbelo, efelante, gomitare… Le due autrici hanno creato un piccolo ma esauriente vocabolario delle parole più usate dai bimbi fino ai tre anni circa, aiutate anche dalle community online di mamme come loro. E ci hanno aggiunto una buona dose di ironia.
Oltre alla lista di parole (con tanto di personaggi di fiabe e cartoni animati) il libro contiene un utile e divertente frasario (al parco, in viaggio, la pappa e altre situazioni di emergenza), delle perline di saggezza raccolte qua e là, alcune esilaranti favole in bambinese con testo a fronte (“Tappuccetto osso” e altre), curiosità e consigli della logopedista per capire tutto quello che c’è da capire sulla lingua del proprio figlio.
Non può mancare anche uno spazio dedicato ai genitori che possono crearsi un dizionario unico e personalizzato.
L’ultimo nato invece è: Wondy
Io non mi sono ancora convertita agli e-book… chissà se riuscirò mai a farlo! Sono affezionata al libro da tenere in mano e visto che lavoro per tutto il giorno davanti al pc, non mi va di rimettermi davanti ad uno schermo (perchè quello è!) anche per leggere un libro. Ma si tratta, ovviamente, di una inclinazione personale. Circa il “bambinese”, il libro non lo conosco ma tempo fa lessi “Me lo dici in bambinese?” e devo dire che ne rimasi un po’ delusa…. Forse avevo troppe aspettative. Si tratta comunque di un altro libro per cui non si può fare un discorso generalizzato…
Cara Stefania anche io sto tutto il giorno al pc e anche io oscillo tra libri veri e e-book dei quali trovo davvero comodo che non prendano spazio nella mia libreria (che non ho più) e ad esempio se devo viaggiare in aereo, c’è un notevole riduzione del peso. Comunque questo libro è ovviamente anche cartaceo baci e buon week end!
Ultimamente sono ritornata a bomba sui libri cartacei, ma questo titolo (il primo) è davvero spassoso, adoro le letture ironiche!
L’idea del vocabolario è stupenda!:-)
ma poi se vuoi Federica c’è sempre anche il cartaceo, buona giornata 🙂
Io ho letto anche il dizionario ed e’ molto carino perche’ puoi scrivere e poi ricordati come parlano i tuoi figli…. Devo dire che anche “mia figlia e’ una iena” e’ davvero simpatico. Forse perche’ a casa ho una ienetta anche io….
E chi non li ha delle piccole iene in casa 😉 ciao Angela grazie per essere passata di qui.