Un genitore quasi perfetto

Questo libro di Bettelheim è sicuramente interessante anche se l’ho trovato un po prolisso. Dice la stessa cosa ripetendosi spesso. Forse bisogna leggerlo poco alla volta, pensare su quello che c’è scritto, sicuramente ci sono degli spunti interessanti.

Sinossi

 

Non bisogna cercare di essere genitori perfetti o, tantomeno, aspettarsi che perfetti siano i figli. Il segreto – dice Bruno Bettelheim – sta nell’essere un genitore “quasi” perfetto, cercare di comprendere le ragioni dei propri figli, mettersi nei loro panni, costruire con loro un profondo e duraturo rapporto di comunicazione emotiva e affettiva.

Solo questo scambio paritario consente di riconoscere, affrontare e risolvere i problemi che via via si presentano nella vita quotidiana della famiglia: dalle collere e dai capricci ai terrori notturni della prima infanzia, dal rifiuto della scuola alle ribellioni adolescenziali, dalla questione della disciplina a quella delle punizioni, dalle prime esperienze e dal gioco sino alla costruzione dell’identità del bambino. Diventato un classico della psicologia infantile, Un genitore quasi perfetto è un prezioso distillato delle idee e dell’esperienza maturate nel corso di una carriera più che sessantennale.

4 commenti su “Un genitore quasi perfetto”

  1. Ne ho letti molti di libri simili quando avevo i figli più piccoli. Devo dire che sono anche utili, ma la mia preferenza in questo periodo è sicuramente per la fiction 😉

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