Non amo i libri politici, ho letto questo libro perché uno degli autori è Antonio Di Costanzo di cui avevo già letto volevo solo alzarmi tardi la mattina un bel libro giallo.
Il libro mi ha incuriosita più per la vicenda che c’è dietro e che ci aveva raccontato Di Costanzo:
“All’editore CentoAutori e a quattro dei nove autori del libro-inchiesta che racconta la storia del fratello di Cosentino e le vicende economiche della famiglia, è stata avanzata una richiesta di risarcimento danni di un milione e 200mila euro. Di cui un milione per danni morali e patrimoniali, il resto a titolo di riparazione pecuniaria. Nel frattempo gli avvocati di Giovanni Cosentino stanno informando dell’esistenza della causa gli organizzatori delle presentazioni del libro. Senza impedirle, le comunicazioni suonano come una sorta di diffida a organizzarne altre.”
E questo in un paese che si professa libero non è ammissibile. Uno dei capitoli parla anche delle papi girl e di come Veronica Lario abbia chiesto il divorzio a Silvio Berlusconi dopo che questi aveva partecipato al compleanno dei 18 anni della sconosciuta Noemi e non avesse mai partecipato ai compleanni dei suoi figli. Episodio del quale mi ero dimenticata e che è tornato alla ribalta proprio in questi giorni dopo l’assegno di mantenimento record che la signora è riuscita ad ottenere.
“Il volume è uno spaccato dell’Italia dell’era Berlusconi. Una lente su un ventennio in cui è nata, e poi finita, la parabola politica di Nicola Cosentino, il potente coordinatore del Pdl della Campania, ed ex sottosegretario all’Economia con delega alla Programmazione Economica, sul cui passato grava l’ombra del clan dei Casalesi e sul cui presente pendono due richieste di custodia cautelare in carcere per il reato di concorso esterno in associazione camorristica.”