Allattamento misto si può fare

Allattamento misto si può fare.

Ho allattato First e Second per un anno ma l’inizio non è stato facile, venivo da un cesareo, il bambino non era stato attaccato subito, perché l’ospedale dove ero ricoverata non prevedeva il rooming-in, First poi era 4,200 kg e aveva una fame da lupi, abbiamo dovuto dare il biberon di latte subito.

Ma ero decisa anche ad allattare al seno quindi prima allattavo con il mio latte, poi davo l’aggiunta con il biberon. Dopo un mese era cresciuto ancora di più, la produzione del latte si era avviata e ho potuto abbandonare l’aggiunta, passando all’allattamento esclusivo al seno.

 

Con il cesareo infatti può capitare che il latte arrivi più tardi, a volte anche con il parto naturale, a me dopo due giorni è venuto il colostro o pre-latte e dopo quattro giorni il latte vero e proprio, ma non ho mai avuto una montata lattea esagerata come tutti dicevano.

 

Tutte le mamme che allattano al seno hanno una paura, che il latte non sia abbastanza nutriente, che sia “acqua” oppure che il piccolo non mangi abbastanza.

Per sapere se l’allattamento sta andando alla grande basta pesare il proprio bambino una volta alla settimana, controllare che bagni almeno sei pannolini al giorno, che non sia smanioso e che cresca ai controlli con il pediatra.

 

Se vi doveste trovare nella mia stessa situazione di allora non preoccupatevi, non è detto che l’allattamento sarà irrimediabilmente compromesso. Basta volerlo e impegnarsi un po’ all’inizio per far avviare bene l’allattamento al seno.

Un’altra cosa fondamentale è ricevere e chiedere sostegno, fin da subito quando ti portano questo neonato affamato e tu tra flebo e dolori vari devi arrangiarti su cosa fare.

Al corso preparto ci avevano spiegato che la lingua del bambino doveva stare sotto il capezzolo, che l’areola doveva essere tutta in bocca per evitare le ragadi, ma non ci avevano avvertito della stanchezza di allattare ogni due ore, del dolore ai capezzoli, del latte che non arriva e del bambino che piange…

 

Per esempio per le ragadi se dovessero uscirvi il mio consiglio è di cambiare spesso posizione al bambino per non far succhiare sempre allo stesso punto, svuotare un seno alla volta completamente, io mettevo un fiocchettino su un lato del reggiseno per ricordarmelo, se avete l’impressione di non ricordarvi nulla è normale anche questo, sono gli ormoni combinati con la carenza di sonno.

Alla fine dell’allattamento fate uscire un po’ di latte sull’areola e lasciatelo un po’ all’aria, se siete incinta fate un po’ di preparazione del capezzolo con creme specifiche e scrub, in genere in poco tempo il problema si risolve.

 

Come vi dicevo, il biberon noi l’abbiamo abbandonato dopo un mese e tanto impegno, ma l’abbiamo ripreso dopo un po’, come potete vedere dalla foto, per bere: succhi, l’acqua e dopo l’anno il latte vaccino.

 

Quello che mi sento di dirvi è che qualsiasi sia il tipo di allattamento che avete scelto o che anche senza aver avuto la possibilità di sceglierlo state seguendo con il vostro bambino, la cosa importante è che siate felici entrambi, solo così i nostri bambini crescono veramente bene.

 

Questo racconto fa parte di “Storie di allattamento” un progetto di Chicco che ha l’obiettivo di raccontare le esperienze di noi mamme già rodate sperando possano essere di aiuto a tutte le neo e future mamme.

 

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