Ho letto questo bellissimo libro, le quattro stagioni del matrimonio di Gary Chapman, che la mia mamma ci ha regalato per l’anniversario di matrimonio, sedici anni di vita insieme, che abbiamo vissuto con molta intensità, ma che inevitabilmente ci ha portato anche delle crisi fortissime che abbiamo superato.
Adesso io e mio marito, ci troviamo in una di queste crisi, come si suol dire non è tutto rose e fiori, però l’amore che ancora ci lega, mi fa sperare che anche questa volta c’è la faremo.
Insomma lo spero e lo voglio sperare e mia mamma ha pensato bene di regalarci questo libro molto interessante che voglio riassumervi a grandi linee, certo se volete capire bene quello di cui si parla nel libro, vi consiglio di acquistarlo, perché l‘autore racconta anche le esperienze dei suoi pazienti spiegando bene il tutto e dando dei consigli più approfonditi su come superare periodi di crisi che sono del tutto normali.
L’autore suddivide il matrimonio in quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno.
La primavera è caratterizzata dall’entusiasmo, dalla gioia e dalla speranza, emozioni che sono alimentate dai coniugi con la progettazione del proprio futuro, la comunicazione dei propri sentimenti, e con la aiuto reciproco senza porsi il problema di chiedere aiuto quando questo serve e tutto questo perché c’è la fiducia nel proprio partner, sapendo di poter contare su di lui/lei. Nonostante tutto anche nella primavera possono insorgere dei piccoli momenti di crisi che si risolvono presto o che si mettono da parte per venire fuori nell’autunno o nell’inverno.
L’estate invece è il momento più bello del matrimonio, quello in cui si raccolgono i frutti della primavera, quello in cui ci si sente felici, di crescere insieme, di vivere insieme. Un momento fatto di serenità, di affetto e in cui ci si sostiene reciprocamente nonostante i problemi economici e materiali e/o di salute. La coppia, risolve i conflitti in modo costruttivo e accetta le differenze reciproche. L’unione fa la forza. Ma anche qui i “calabroni” possono portare scompiglio, questi rappresentano quei conflitti non risolti e l’unica cosa che si può fare è quello di sapere che esistono. L’autore comunque spiegherà come tenera a bada anche questo problema.
L’autunno è quel periodo in cui ancora non si mette in discussione il proprio rapporto ma nonostante questo ci si trova a litigare e discutere spesso. Questo periodo di liti ovviamente ci rende, nervosi, spaventati e ansiosi e il fatto di non riuscire a trovare un punto d’incontro ci scoraggia non poco, ci da quella sensazione di non essere apprezzati e si è risentiti nei confronti del proprio partner. A mano a mano che ci si addentra in questa stagione, si avverte l’incapacità di affrontare i problemi. Tutti i progetti comuni sono messi da parte, ci si allontana piano piano e uno dei due coniugi si sente trascurato mentre entrambi si accusano a vicenda.
L’inverno può sembrare senza speranza, è quel periodo in cui tutto quello che si è passato nell’autunno, è incrementato all’ennesima potenza. Sentimenti di rabbia, delusione, risentimento, rifiuto e solitudine, ormai fanno parte della vita di tutti i giorni e la disperazione e il pensiero di non farcela, ma soprattutto la non disponibilità a farcela rendono tutta ancora più difficile, questo è il momento in cui la maggior parte delle coppie si separano. Ma come racconta l’autore, non tutto il male viene per nuocere e se si ha la costanza e si avverte ancora amore verso il coniuge, anche questa fase può essere superata.
Non esiste un ordine cronologico nelle stagioni del matrimonio così come esiste nelle reali stagioni. Ma si può passare dalla primavera all’inverno saltando tutte e altre stagioni, questo perché ciò che ci porta da una stagione all’altra è il modo in cui vediamo le cose, la positività o la negatività di affrontare i conflitti.
L’autore, ci aiuta con sette strategie.
- Individuare e affrontare gli errori del passato: gli errori in sé non distruggono un matrimonio ma possono portare a questa conseguenza se non si ammette di aver sbagliato e non si cerca di perdonarsi a vicenda, ricordarsi che si sbaglia sempre in due.
- Cambiare il proprio atteggiamento: pensare positivo e allontanare la negatività.
- Capire e comprendere il linguaggio dell’amore del partner: ognuno di noi ha voglia di essere amato, se capiamo come, potremo renderlo felice ed essere resi felici.
- Imparare ad ascoltare: quando l’altro ci parla, impariamo ad ascoltarlo veramente, con il cuore, eviteremo di far sorgere ulteriori conflitti che potrebbero essere evitati. La comprensione favorisce l’intimità.
- Scoprire la gioia di aiutare il nostro partner a realizzare i suoi progetti
- trovare le differenze e valorizzarle, per rendere unico e meno noioso il proprio rapporto
- Comprendere e sfruttare il potere dell’influenza costruttiva: se il partner inizialmente non è disposto a cambiare, iniziate a farlo voi, tutto questo farà si che lui si avvicini sempre di più verso un periodo migliore. Non potete esercitare un controllo sul vostro partner, ma potete influenzarlo positivamente.
Alla fine del libro c’è anche un’utile sezione con domande e risposte, insomma io sto seguendo molti consigli di questo libro, cercando di cambiare prima io infondo se abbiamo quattro figli, non posso gettare al vento sedici anni di vita insieme solo per un periodo di crisi, quindi ci provo e tu?