Al di là di quello che può sembrare dalla lettura della trama, questo libro é molto bello, ironico e divertente. Mi é piaciuto molto anche s eio ho avuto una maternità completamente diversa: mi sono sentita davvero realizzata qaundo é nato First e non mi é pesato doverlo crescere anche se é abbastanza complicato stare 24h su 24 con un bimbo piccolo. Ma posso capire che un nuovo arrivato mina la solidità di coppia e la stabilità emotiva. Alla fine nessuna di noi tornerebbe indietro, qualunque sia stata la prima reazione alla maternità.
La trama:
Trent’anni, innamorati, un piccolo appartamento nel Marais di Parigi, Barbara e Nicolas sono una coppia bella, libera e felice. Ma Barbara resta incinta e, di colpo, tutto cambia. Prima il corpo che si gonfia e si deforma, le nausee e i malesseri. Poi la vita completamente sconvolta dall’arrivo di Lea, piccola creatura dispotica e manipolatrice. Niente più viaggi in paesi esotici, basta con le serate mondane, sfumate le ambizioni professionali. Quella giovane donna moderna ed emancipata si ritrova imprigionata nel più tradizionale e arcaico dei ruoli femminili: quello di madre. Nessuno l’aveva preparata a questo e, mentre la sua relazione con Nicolas comincia a sgretolarsi, Barbara giungerà a provare un sentimento di rifiuto nei confronti della figlia che l’ha privata della sua vita di un tempo. Violento, sincero, impudico, questo romanzo infrange i tabù sull’essere madre tracciando del “lieto evento” un quadro molto lontano da quello idilliaco che la società tende a imporre.
Mio figlio è stato fortemente voluto, ma sono d’accordo, la maternità può non essere così idilliaca.
anche i miei Child sono stati voluti, ma non possiamo negarci di quanta fatica costa crescere questi figli!